Panel 49 - Fonti audiovisive: discussioni e pratiche sulla narrazione della storia per immagini e suoni
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Date
2022Author
Iervese, Vittorio
Scanagatta, Manfredi
Campus, Leonardo
Onorati, Luca
Peirce, Gualtiero
Metadata
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Il panel si propone come un momento di discussione sulle possibilità e le criticità del
raccontare la storia attraverso le fonti audiovisive. L’immaginario delle ultime generazioni,
ma non solo, è popolato da immagini storiche che veicolate attraverso diversi media quali
televisione, cinema e internet, contribuiscono sempre di più e in modo inequivocabile a
costruire il discorso pubblico della storia. Gli interventi proposti cercheranno, attraverso
differenti analisi, di ricostruire sia filologicamente sia metodologicamente le possibilità e
le criticità del comporre un racconto storico attraverso le immagini, con la consapevolezza
delle possibilità di diffusione sociale della storia date dal mezzo audiovisivo.
Si ricostruirà una storia della storia in televisione, ponendo l’attenzione e cercando di
trovare delle linee comuni tra alcune modalità succedutesi nella storia della tv, italiana
e non, di raccontare il passato e di approfondirne e trasmetterne la conoscenza pubblica,
attraverso la realizzazione di documentari e programmi a tema.
Il valore epistemologico della fonte audiovisiva verrà analizzato criticamente sia da un
punto di vista tecnico sia da un punto di vista epistemologico, in particolar modo in relazione
ai processi di digitalizzazione delle fonti, che consentono importanti manipolazioni, il più
delle volte tese a creare un maggior impatto emotivo sullo spettatore.
Robert Rosenstone si era già domandato, in modo critico e in relazione al dibattito con
Hayden White sulle differenze tra historiography e historiophoty, in che misura l’emozione
possa diventare una categoria storica. Le fonti audiovisive possono realmente contribuire al
manifestarsi di ciò che Huizinga definì “sensazione storica” o a ritrovare ciò che Spengler
definiva “animità della storia” o ancora a cogliere l’Erlebnis (esperienza vissuta) di cui
parlava Dilthey e dunque contribuire alla costruzione del racconto storiografico, oppure
alle immagini non si può chiedere di raccontare la storia?