Panel 47 - Ottant’anni più tardi: scopi e problemi verso il Museo nazionale della Resistenza
Mostra/ Apri
Data
2022Autore
Pezzino, Paolo
Jella, Daniele
Rossi, Tommaso
Labarca, Nicola
Metadata
Mostra tutti i dati dell'itemAbstract
In Europa non mancano i musei di storia dedicati alla seconda guerra mondiale e, in
particolare, dei movimenti di Liberazione antinazisti e antifascisti. Sono musei fra loro
diversi, grandi e piccoli, istituiti da molto tempo o assai recenti, situati nelle capitali o in
piccole città periferiche, militari o civili. Anche in Italia esistono da tempo alcuni musei
della Resistenza, in piccole e grandi città (mancano un grande museo storico della Nazione,
e manca un grande museo militare centrale). Mancava però un Museo nazionale della
Resistenza.
Finalmente, ottanta anni più tardi, sono stati avviati in Milano, la ‘capitale della
Resistenza’ (la città sede del Comitato nazionale di Liberazione Alta Italia, che diresse
la Resistenza nell’Italia del nord e che lanciò l’insurrezione finale del 25 aprile 1945), i
lavori preparatori per la costituzione di un Museo nazionale della Resistenza. L’iniziativa
è del ministero della Cultura e del Comune di Milano, la curatela scientifica è dell’Istituto
nazionale Ferruccio Parri, già Istituto nazionale per la storia del Movimento di Liberazione
in Italia, fondato nel 1949.
I compiti di questo Museo non sono affatto facili. Si deve tenere conto – ad esempio –
della pluralità delle Resistenze in questo Paese e del fatto che in Italia solo con la vittoria
della Resistenza antifascista, nel quadro della vittoria della coalizione internazionale
antinazista, è stato possibile costruire una democrazia moderna.
Il Panel intende offrire alcune prime riflessioni, a cura del gruppo di lavoro dell’Istituto
nazionale Ferruccio Parri che sta lavorando alla costruzione scientifica di un Museo storico
al tempo stesso così tardivo e così importante.