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dc.date.accessioned2025-06-27T10:56:01Z
dc.date.available2025-06-27T10:56:01Z
dc.descriptionL. Miodini e A. Savelli, “Le città delle donne: dare forma al silenzio”; “Buone pratiche in comune” (M. P. Ercolini); “Narni. Per dare forma al silenzio” (C. Arconte); “Siena. Raccontare le donne in un museo di Contrada” (A. Savelli); “Monumenti, maschile plurale \ Statue, femminile plurale” (M. A. Fusco); in AIPH 2022 - Book of Abstract. Quarta Conferenza Nazionale di Public History. “Storia bene comune”, Università Ca’ Foscari Venezia M9 – Museo del ’900 Mestre Venezia - Mestre 27-31 maggio 2022, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2022, pp. 165-169.it_IT
dc.description.abstractIl simbolismo di genere nell’ambiente urbano è un promemoria di chi ha costruito la città, dai nomi delle piazze ai monumenti dedicati alla potenza militare. Lo spazio urbano è il luogo di una dinamica sociale fatta di abitudini e dalle relazioni che la animano. Un approccio gender declinato in pratiche di Public History implica un utilizzo attivo che non soltanto induce a riflettere sulla presunta neutralità dello spazio urbano, ma individua nuove strategie e procedure partecipative. Una prospettiva che mette in discussione e riconsidera criticamente la frattura tra potere e società, tra pubblico e privato. A dieci anni di distanza dalla costituzione dell’associazione toponomastica femminile, Maria Pia Ercolini discute di buone pratiche toponomastiche in una prospettiva di genere, offrendo un contributo per ripensare in modo diverso gli spazi della città. La guida di Narni, presentata da Carla Arconte, articolata in itinerari urbani organizzati in diversi percorsi a tema, dà forma al silenzio che ha obnubilato le tracce lievi o profonde che le donne hanno lasciato nella città. Aurora Savelli, attraverso uno specifico caso di museo urbano, offre elementi di riflessione sul ruolo delle donne in ambiti tradizionali e sulla pretesa neutralità delle narrazioni degli spazi museali. A Maria Antonella Fusco è affidata la riflessione su un tema particolarmente presente nel dibattito pubblico come la statuaria femminile. Da punti di vista diversi, queste comunicazioni trovano un elemento comune nella volontà di decostruire l’univocità delle narrazioni cittadine. Non basta certamente cambiare i nomi delle strade, frutto di processi decisionali legati alla legittimazione del passato, e alla costruzione della memoria storica collettiva, o realizzare statue di personaggi femminili, per ritrovarsi a vivere in una società più equa, ma allo stesso tempo una società della differenza non può che interrogarsi su quali stereotipi e immaginari collettivi si perpetuano nei luoghi del nostro vissuto quotidiano. Il presente panel è il primo (vedi panel 42) proposto dalle coordinatrici sul tema di uno spazio urbano indagato e restituito alla fruizione del pubblico in una prospettiva di gender public history.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalBook of Abstract 2022it_IT
dc.identifier.citationLucia Miodini e Aurora Savelli, “Le città delle donne: dare forma al silenzio” in AIPH 2022 - Book of Abstract. Quarta Conferenza Nazionale di Public History. “Storia bene comune”, Università Ca’ Foscari Venezia M9 – Museo del ’900 Mestre Venezia - Mestre 27-31 maggio 2022, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2022, pp. 165-169.it_IT
dc.titlePanel 39 - Le città delle donne: dare forma al silenzioit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorMiodini, Lucia
dc.contributor.authorSavelli, Aurora
dc.contributor.authorErcolini, Maria Pia
dc.contributor.authorArconte, Carla
dc.contributor.authorFusco, Maria Antonella
dc.date.issued2022
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/files/2022/10/BoA-AIPH2022-def.pdfit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8352
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 165-169it_IT
dc.identifier.isbn9788894410846it_IT
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