"Strigoii" di George Enescu: sul topos folklorico e la sua ricezione musicale
Abstract
La rilettura eneschiana della ballata di Eminescu
sviluppa il topos non solo come esotismo o
stereotipo, ma anche caposaldo di una narrazione
transmediale in cui la musica tesse l’argomento
amoroso-spettrale di matrice folklorica. Alla
densa ma impalpabile unendliche Melodie per
l’alternanza tra immanente e trascendente della
coppia protagonista fa eco lo Sprechgesang del
narratore, solo alcuni degli strumenti chiave con
cui Enescu abbozza nuove traiettorie
dell’ekphrasis musicale. Enescu’s reinterpretation of Eminescu’s ballad
develops the topos not only as an exoticism or
stereotype, but also as the cornerstone of a
transmedial narrative in which music implements
the love-spectral subject of folkloric provenance.
The dense but impalpable never-ending melody of
the main couple’s ride between life and death is
matched by the narrator’s spoken singing, just
some of the key instruments with which Enescu
sketches out new paths of musical ekphrasis.