Magical realism as narrative to fight back in the post-truth context
Abstract
Nell’era della post-verità, cercare la verità è
diventato meno importante per il pubblico,
mentre seguire dati e informazioni che
confermano il proprio punto di vista sembra più
promettente. Il realismo magico, mescolando il
magico con il reale, funge da modalità narrativa
per reagire. Attraverso l'analisi di due classici -
Cent'anni di solitudine e Grande seno, fianchi
larghi, questo articolo dimostra che i realisti
magici creano una fusione in cui varie versioni
della realtà possono coesistere. Nella collisione
tra diverse versioni, emergono in modo spontaneo
le menzogne politiche e la verità obliterata dalla
versione dominante. Attraverso le bugie magiche
che dicono la verità, il realismo magico insegna al
pubblico a lasciare le proprie “echo chambers” e
ad avvicinarsi alla verità multidimensionale. In the post-truth era, seeking the truth is
meaningless for the general public; instead,
following data and information that reinforce
their interpretation of reality seems more
promising. Magical realism, mixing the magical
with the real, serves as a narrative mode to fight
back. By analyzing two classics - One Hundred
Years of Solitude and Big Breasts and Wide Hips,
this paper demonstrates that magical realists
create a fusion where various versions of reality
claimed can be incorporated. In the collision of
different versions, the operation of political lies
and the truth obliterated by the dominant version
emerge in a spontaneous way. Through magical
lies that tell the truth, magical realism teaches the
public to leave their echo chambers and approach
multidimensional truth.