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dc.date.accessioned2025-08-27T10:11:44Z
dc.date.available2025-08-27T10:11:44Z
dc.descriptionP. Carusi, “Panel 15B – Ricordare non stanca. Itinerari partecipati nei luoghi della memoria delle città italiane"; “Il valore educativo della Public History nello sviluppo di una Learning City: la memoria urbana e gli istituti penitenziari” (A. De Chicchis); “Mostra fotografica Lungo il cammino di Aldo Moro: Luoghi e Memorie” (E. Federici); “I conservatori femminili di Roma: passeggiate memoriali e storia di genere” (E. Pietroletti) in Storie in Cammino. VII Conferenza Annuale AIPH, Modena, 3-6 giugno 2025, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2025, pp. 124-130it_IT
dc.description.abstractI luoghi della memoria, fissando un evento memorabile, acquistano nel tempo un significato che va oltre lo spazio circoscritto e la comunità che lo abita: la memoria di quel luogo, infatti, ci presenta puntualmente tutti i nodi e i conflitti del rapporto storiamemoria, la complessità degli intrecci tra memoria individuale, memoria collettiva, memoria pubblica e memoria politica. Con l’espressione luoghi della memoria, dunque, si allude a una pluralità di significati. Un luogo di memoria non è solo un luogo fisico: esso, infatti, può contenere e presentare dati materiali e simbolici, rimandare a eventi o figure, inscriversi in spazi circoscritti o diramarsi in un paesaggio, segnare un punto preciso o situarsi in un più vasto spazio, sancire o contribuire alla creazione di miti e riti collettivi. La memoria, dunque, nel fissarsi in un luogo, assume forme plurime, attraverso differenti modalità di comunicazione e linguaggio (monumentalizzazione, conservazione, simbolizzazione, ecc.) che determinano gradi più o meno complessi di riconoscibilità e fruizione. Dai primi anni Novanta, la discussione sui nessi e sugli intrecci che legano luoghi, storia e memoria ha assunto dimensioni sempre più vaste, coinvolgendo storici, architetti, pedagogisti, esperti di didattica della storia e operatori che si occupano della gestione di luoghi di memoria. A partire dalle prime riflessioni di Bruno Tobia e Mario Isnenghi, il dibattito storiografico si è costantemente arricchito, stimolando pratiche sempre più innovative di itinerari e percorsi partecipati. Il panel presenta tre itinerari che attraversano luoghi della memoria delle città italiane: si tratta di percorsi diversi nel tempo e nello spazio, tutti accomunati, però, dalla volontà di esplorare il terreno delle trasformazioni sociali e culturali che i luoghi assumono nel tempo, con l’obiettivo di interrogarsi sulla funzione e sul ruolo che essi ricoprono nella produzione dei discorsi pubblici sulla storia e sulla memoria.it_IT
dc.description.abstractThe places of memory, by fixing a memorable event, acquire over time a meaning that goes beyond the circumscribed space and the community that inhabits it: the memory of that place, in fact, punctually presents us with all the knots and conflicts of the relationship between history and memory, the complexity of the intertwining between individual memory, collective memory, public memory and political memory. The expression places of memory, therefore, alludes to a plurality of meanings. A place of memory is not just a physical place: it can contain and present material and symbolic data, refer to events or figures, be inscribed in circumscribed spaces or branch out into a landscape, mark a precise point or be located in a larger space, sanction or contribute to the creation of myths and collective rituals. Memory, therefore, in fixing itself in a place, takes on multiple forms, through different modes of communication and language (monumentalization, conservation, symbolization, etc.) that determine more or less complex degrees of recognizability and fruition. Since the early nineties, the discussion on the connections and intertwining that bind places, history and memory has taken on increasingly vast dimensions, involving historians, architects, pedagogues, experts in history education and operators who deal with the management of places of memory. Starting from the first reflections of Bruno Tobia and Mario Isnenghi, the historiographical debate has been constantly enriched, stimulating increasingly innovative practices of participatory itineraries and paths. The panel presents three itineraries that cross places of memory in Italian cities: these are different paths in time and space, all united, however, by the desire to explore the terrain of social and cultural transformations that places assume over time, with the aim of questioning the function and role they play in the production of public discourses on history and memory.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalStorie in Cammino. VII Conferenza Annuale AIPH, Modena, 3-6 giugno 2025it_IT
dc.identifier.citationPaolo Carusi, “Panel 15B – Ricordare non stanca. Itinerari partecipati nei luoghi della memoria delle città italiane" in Storie in Cammino. VII Conferenza Annuale AIPH, Modena, 3-6 giugno 2025, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2025, pp. 124-130it_IT
dc.titlePanel 15B – Ricordare non stanca. Itinerari partecipati nei luoghi della memoria delle città italianeit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorCarusi, Paolo
dc.contributor.authorDe Chicchis, Annalisa
dc.contributor.authorFederici, Emanuele
dc.contributor.authorPietroletti, Emma
dc.date.issued2025
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/18667it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8872
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 124-130it_IT
dc.identifier.isbn9788894410860it_IT
dc.subjectStoria urbanait_IT
dc.subjectLuoghi della memoriait_IT
dc.subjectItinerari partecipatiit_IT
dc.subjectUrban historyit_IT
dc.subjectSites of memoryit_IT
dc.subjectParticipatory itinerariesit_IT
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