Panel 11A – Il tabacco nel Salento: un patrimonio da riscoprire e valorizzare
Data
2025Autore
Bino, Giovanna
Colazzo, Salvatore
Manfreda, Ada
Metadata
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Dal Settecento agli anni Settanta del Novecento, il tabacco ha profondamente segnato
la vita sociale, economica e culturale del Salento. Introdotta nel 1770 dal marchese di
Serrano, Giuseppe Granafei, che provò a produrre la varietà "cattaro", particolarmente
idonea per il tabacco da fiuto, la coltivazione e la lavorazione del tabacco hanno
rappresentato una fonte di sostentamento per intere famiglie, offrendo al contempo
opportunità di emancipazione femminile grazie al lavoro delle tabacchine.
Nonostante il suo impatto significativo, questa storia rischia oggi di essere dimenticata.
Oltre alle ricadute socioeconomiche, la cultura del tabacco ha lasciato un'importante
eredità architettonica: edifici rurali in tufo, spesso di piccole dimensioni, a volte costruiti
ex novo e a volte adattati da strutture preesistenti come casolari o masserie. Questo
patrimonio di archeologia industriale versa per lo più in stato di abbandono e necessita di
interventi di recupero.
Ancora più a rischio è la conservazione delle "carte", ovvero i documenti e le
testimonianze scritte legate al mondo del tabacco. A differenza delle famiglie dell'alta
borghesia, quelle dei lavoratori hanno raramente conservato questo materiale, che risulta
quindi disperso o frammentato.
Per colmare questa lacuna e valorizzare la memoria storica legata alla coltivazione del
tabacco, il progetto "La Cultura del Tabacco" si propone di creare un Archivio digitale
partecipativo. L'obiettivo è quello di raccogliere e digitalizzare documenti, fotografie e
testimonianze orali, favorendo una "democratizzazione della storia" e offrendo a chiunque
possieda materiale la possibilità di condividerlo attraverso una piattaforma online. From the 18th to the 1970s, tobacco deeply marked the social, economic, and cultural
life of Salento. Introduced in 1770 by the Marquis of Serrano, the cultivation and
processing of tobacco represented a source of livelihood for entire families, while offering
opportunities for female emancipation thanks to the work of the ‘tabacchine’ (female
tobacco workers).
Despite its significant impact, this history is now at risk of being forgotten. In addition to
the socio-economic consequences, the tobacco culture has left an important architectural legacy: rural buildings made of tuff, often small in size, sometimes built from scratch and
sometimes adapted from pre-existing structures such as farmhouses or masserie
(farmsteads). This industrial archaeological heritage is mostly in a state of neglect and
needs restoration.
Even more at risk is the preservation of the "carte" (papers), meaning the documents and
written testimonies related to the world of tobacco. Unlike upper-class families, those of
the workers rarely preserved this material, which is therefore dispersed or fragmented.
To fill this gap and enhance the historical memory related to tobacco cultivation, the
project "La Cultura del Tabacco" (The Culture of Tobacco) aims to create a participatory
digital archive. The goal is to collect and digitize documents, photographs, and oral
testimonies, promoting a "democratization of history" and offering anyone who possesses
material the opportunity to share it through an online platform.