Panel 10C – Il convegno partecipato: come la PH può innovare la comunicazione scientifica
Data
2025Autore
Noiret, Serge
Savelli, Aurora
Bianchi, Roberto
Bianchi, Licia
Metadata
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La Public History, disciplina plastica e di mediazione, si configura come un ponte tra
mondo accademico e comunità, promuovendo un dialogo che va oltre la mera
divulgazione. Più che uno strumento per comunicare il passato essa appare come
un'opportunità per coinvolgere attivamente le comunità nella costruzione di memorie
collettive. Questo panel, tenendo in considerazione il concetto di shared authority ripreso da
Thomas Cauvin nel 2016, si propone di esplorare come la Public History possa innovare
la comunicazione scientifica attraverso un approccio partecipativo.
Posto che, le istituzioni dedite alla ricerca sono sempre più chiamate a rispondere alle
esigenze delle comunità, si ritiene necessario interrogarsi sul come e con quali effetti queste
ultime possano partecipare attivamente alla comunicazione scientifica. Inoltre, il richiamo
al concetto di recherche-action può tornare utile nell’ideazione di progetti di Public History
che non solo informano, ma anche coinvolgono le comunità nella ricerca stessa.
Partendo da tali presupposti, le tre relazioni, che si articolano nella proposta del panel,
offrono prospettive diverse su esperienze concrete presentando casi studio in cui la Public
History può offerire un terreno fertile per sperimentare nuovi modelli comunicativi. In
particolare, gli interventi ruoteranno attorno alle domande: quali sono le modalità
attraverso cui le comunità e gli enti di riferimento possono essere coinvolti nella
comunicazione scientifica? Quali nuovi modelli emergono da queste dinamiche
partecipative? E infine, come la Public History può contribuire a una divulgazione più
inclusiva e accessibile della ricerca nei settori accademico-istituzionali?
Il fine ultimo sarà quello di stimolare una riflessione critica sul ruolo della Public History
nella comunicazione scientifica, invitando i partecipanti a considerare come le esperienze
condivise possano arricchire il dibattito e promuovere una ricerca più aperta, inclusiva e
partecipativa. Public History, a plastic and mediating discipline, acts as a bridge between the academic
world and the community, promoting a dialogue that goes beyond the mere divulgation. More than just a tool to communicate the past, it appears as an opportunity to actively
engage communities in the construction of collective memories.
This panel, taking into consideration the concept of "shared authority" as discussed by
Thomas Cauvin in 2016, aims to explore how Public History can innovate scientific
communication throughout a participatory approach. In a context where research
institutions are increasingly called upon to respond communities’ needs, it is strictly
necessary to question how and with which effects these communities can actively
participate in scientific communication.
Furthermore, the reference to the concept of “action-research” can be useful in the design
of Public History projects that not only informs but also involves communities in the
research itself. Based on these premises, the three papers that structure the panel proposal
offer different perspectives on concrete experiences, presenting case studies where Public
History can provide fertile ground to experiment with new communication models.
In particular, the discussions will revolve around the questions: Which are the ways
throughout communities and relevant entities can be involved in scientific
communication? Which new models emerge from these participatory dynamics? And
finally, how can Public History contribute to a more inclusive and accessible dissemination
of research in academic-institutional sectors?
The goal will be that one to encourage critical reflection on the role of Public History in
scientific communication, inviting participants to consider how shared experiences can
enrich the debate and promote a more open, inclusive, and participatory research
environment.