Panel 10B – "Sti kardia-mu panta sena vastò". Il Cammino della Taranta: ritmi, tradizioni e lingua nella storia viva della Terra d'Otranto
Date
2025Author
Salvatore, Francesca
Iurlano, Giuliana
De Blasi, Deborah
Caso, Antonio
Metadata
Show full item recordAbstract
"Sti kardia-mu panta sena vastò" – "Nel mio cuore ti tengo sempre": un verso che richiama
l’essenza della terra d’Otranto, in cui musica, tradizioni e lingua si intrecciano in una
narrazione viva e condivisa. Questo panel propone un’esplorazione del Cammino della
Taranta come viaggio tra i ritmi ipnotici della pizzica, i riti legati al tarantismo e i profondi
legami con la memoria collettiva, le identità locali e la lingua grika.
Attraverso l’approccio della public history, in questo lavoro, si riflette su come il patrimonio
culturale immateriale possa essere valorizzato e reso accessibile, trasformando il passato
in uno strumento di dialogo e partecipazione contemporanea. Studi interdisciplinari,
testimonianze e performance culturali consentono di analizzare il ruolo della musica come
rito, cura e resistenza identitaria, mettendo in luce il valore delle comunità nella narrazione
delle proprie tradizioni.
La Taranta, la lingua grika o alcune tradizioni ancestrali come le macàre non vengono
presentati solo come elementi culturale da preservare, ma come un linguaggio vivo e
dinamico, capace di raccontare la storia di un Mediterraneo in trasformazione e di
rafforzare il legame tra passato e presente. ‘Sti kardia-mu panta sena vastò’ - “In my heart I keep you always”: a verse that recalls the
essence of the land of Otranto, where music, traditions and language intertwine in a living,
shared narrative. This panel proposes an exploration of the Cammino della Taranta as a
journey through the hypnotic rhythms of the pizzica, the rituals linked to tarantismo and
the deep ties with collective memory, local identities and the Griko language.
Through the public history approach, we reflect on how intangible cultural heritage can
be valorised and made accessible, transforming the past into a tool for contemporary
dialogue and participation. Interdisciplinary studies, testimonies and cultural performances
make it possible to analyse the role of music as ritual, healing and identity resistance,
highlighting the value of communities in the narration of their traditions.
The Taranta, the Griko language or certain ancestral traditions such as the macàre are
presented not only as cultural elements to be preserved, but as a living and dynamic language, capable of telling the story of a Mediterranean in transformation and
strengthening the link between past and present.