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http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/1209
Titolo: | Pratiche commerciali scorrette e della tutela del consumatore in campo turistico |
Autore: | Speziga, Giuseppina Stanzione, Pasquale Sica, Salvatore |
Parole chiave: | Consumatore;Tutela;Turistico |
Data: | 18-apr-2013 |
Editore: | Universita degli studi di Salerno |
Abstract: | Il turista è un consumatore con accentuati caratteri di specialità sia soggettivi che oggettivi che richiedono una cura particolare da parte del legislatore. La massificazione del turismo ha provocato due conseguenze sul piano giuridico, da un lato le vacanze organizzate sono diventate un bene negoziabile, dall’altro, però sono parallelamente aumentate le situazioni in cui i turisti si trovano a dover denunciare servizi non corrispondenti alle pattuizioni contrattuali o comunque alle proprie aspettative. La grande diffusione del turismo di massa è diventata ormai una realtà operante nell’attuale contesto economico sociale. Nel corso degli anni, sempre più forte è stata l’ esigenza di rafforzare la tutela apprestata al turista utente, emersa dalla ricostruzione della regolamentazione dei rapporti negoziali tra produttore e fruitore dei servizi turistici. Tale esigenza è scaturita dalla posizione di sostanziale debolezza contrattuale che riveste il consumatore – turista. Da qui è nata l’esigenza di tutela del turista utente-consumatore, che può essere soddisfatta: in primo luogo attraverso un riassetto degli squilibri esistenti nel sistema di ripartizione dei rischi connessi all’esercizio dell’attività turistica fra consumatore e produttore di servizi; in secondo luogo attraverso un efficace intervento pubblico di controllo sulle modalità di svolgimento delle relative attività imprenditoriali. Nella politica comunitaria il turismo ha assunto un rilievo fondamentale per la principale necessità di creare una visione unitaria sociale culturale ed economica da parte delle comunità Europee. Nel tentativo di dar vita ad un mercato unico ed alla libera circolazione delle imprese e dei servizi, gli organi comunitari hanno adottato due tipologie di intervento: il cd. intervento negativo caratterizzato dall’abolizione delle barriere, con riferimento al regolamento emanato dal Consiglio CEE n. 3925 del 1991; ed il cd. intervento positivo, improntato a realizzare una sorta di livellamento delle libertà, come quella di circolazione, di stabilimento e di prestazioni di servizi... [a cura dell'autore] |
Descrizione: | 2011 - 2012 |
URI: | http://hdl.handle.net/10556/1209 http://dx.doi.org/10.14273/unisa-88 |
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