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Titolo: La cartografia storica per la ricostruzione del paesaggio antico del Peloponneso
Autore: Toro, Pietro
Pontrandolfo, Angela
Pontrandolfo, Angela
Parole chiave: Paesaggio storico;Peloponneso;Acaia;Messenia centro‐settentrionale;Arcadia centrale
Data: 5-ago-2010
Editore: Universita degli studi di Salerno
Abstract: La scelta della regione del Peloponneso come oggetto di questo studio nasce dalla possibilità, offerta da tale contesto agli studiosi contemporanei, di potersi confrontare con un territorio ricco di tracce materiali, testimonianze storiche e monumentali di un passato nel quale essa è stata al centro del mondo antico. La proposta di tentare una ricostruzione storica dei paesaggi attraverso le fonti documentarie e la Cartografia storica si inserisce in un filone europeo di studi, che pone le basi nel metodo regressivo di matrice storica, e nell’individuazione ed interpretazione di tracce quali segni residuali del passato nei paesaggi contemporanei. I paesaggi sono elementi pluristatificati dove “le opere durature dell’uomo ovvero le strutture e le infrastrutture necessarie alla sua vita, al suo agire economico, culturale e spirituale, si sovrappongono al substrato naturale e si inseriscono in una eredità storica in via di progressivo arricchimento”. Il “paesaggio storico” è il risultato delle mutate culture, dell’approccio diverso che i vari gruppi umani hanno con l’ambiente che li ospita, e, fattore da non sottovalutare, delle caratteristiche geomorfologiche che hanno determinato l’evoluzione dei luoghi, come le tipologie di occupazione e di sfruttamento. Gli aspetti fisici di un territorio, come i fiumi, i monti, le vallate, determinano la forma degli spazi e rappresentano gli elementi di lunga durata su cui si impostano i paesaggi, che a loro volta vivono e mutano a seconda delle sollecitazioni dell’uomo. Il metodo archeologico per la ricostruzione del paesaggio storico, come notato già da Rizakis nel 1992, è stato elemento di discussione fra i sostenitori di un’archeologia estensiva, che procede all’esplorazione di vaste zone e quanti sono a favore di un approccio intensivo ed esaustivo, che predilige campioni ridotti con il risultato di una maggiore completezza dell’indagine. Il primo approccio traccia su una buona base di dati le linee generali della storia del popolamento, ma dà risposte deboli sui cambiamenti e sulle problematiche relative alla ... [a cura dell'autore]
Descrizione: VIII n.s.
URI: http://hdl.handle.net/10556/225
È visualizzato nelle collezioni:Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica

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