Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/2571
Titolo: Cyber security risk management nei servizi pubblici strategici
Autore: Rassega, Valter
De Lucia, Andrea
Parente, Roberto
Parole chiave: Cybersecurity;Risk management
Data: 19-apr-2017
Editore: Universita degli studi di Salerno
Abstract: The global digital network, with its ability to communicate directly and in real time between people in every part of the planet, is a formidable tool to develop relationships and realize exchange of information and knowledge. In cyberspace they coexist people of all kinds, characterized by different interests, different cultures and different ways of relating to others. From an economic point of view, the global network has become a formidable transactional tool for the exchange of goods and services and there is the commercial and industrial sector that has not arrived in some way in cyberspace. The cybernetic revolution, induced by new and increasingly powerful electronic and computer technologies, it is not limited to connect the network, almost all of the planet's surface but is rapidly expanding to the direct control of myriad physical devices of the most varied , from Smartphone to wearable devices, from city traffic control to the electricity production and distribution infrastructure systems. And 'the SO-CALLED "Internet of Things" and the Internet of things, the network that interconnects all electronic devices capable of communicating with the outside world. A pervasive who did not spare the public sector which, first, is called on to provide answers on many fronts, not least regulatory, and as far as possible, ensure compliance with the rules in the real world even in cyberspace. In particular, the public sector must take responsibility to ensure the physical and cyber security of SO-CALLED National Critical Infrastructure, including all the essential services for national security, the proper functioning of the country and its economic growth and, not least, the well-being of the population. Are Critical Infrastructures electric and energy system, communication networks in general, networks and transport infrastructure of people and goods (ship, rail, air and road), the public health system, economics and financial channels, the national networks of government , regions, those for emergency management and civil protection. The challenge is complex and Public Administration alone seems unable to respond effectively to increasingly sophisticated cyber-attacks that day, affecting the civilian world, industrial and economic. NCI are not immune and, as a result, the Public Strategic Services are exposed to significant risks. On this issue, Western governments have long established close cooperation with the private sector, and highlighted the need to define a strategy and a shared modus operandi and quality between the various actors involved. This work aims to address systematically the "hot" topic of cyber security, an area that involves national governments, military, intelligence services, the economy and the business world as a whole and, gradually and in various capacities and degree of interest, every single citizen of the world. In this unprecedented scenario, strongly characterized by uncertainty and variability of the virus, the application sic et simpliciter of "traditional" evaluation techniques of the corporate risk derivation is inadequate for this purpose, despite a certain degree of adaptation to the new scenario is already underway. The analysis focuses on the relative adaptive-evolution that is affecting the risk management in the field of cyber security and state of the art in the academic and scientific world views in the introduction of new and more advanced tools for analysis the Cyber Risk. The work ends with a case study of a large Italian company which provides a strategic public service such as electricity. [edited by author]
La rete digitale globale, con la sua capacità di stabilire contatti diretti e in tempo reale tra persone in ogni parte del pianeta, rappresenta uno strumento formidabile per sviluppare relazioni e realizzare scambio di informazioni e di conoscenza. Nel cyberspazio convivono persone di ogni tipo, caratterizzate da interessi diversi, culture differenti e diversi modi di relazionarsi con il prossimo. Dal punto di vista economico, la rete globale è oggi un formidabile strumento transazionale per lo scambio di beni e di servizi e non vi è settore commerciale e industriale che non sia approdato in qualche modo nel cyberspazio. La rivoluzione cibernetica, indotta dalle nuove e sempre più potenti tecnologie elettroniche e informatiche, non si è limitata a connettere in rete la quasi totalità della superficie del pianeta ma si sta rapidamente espandendo verso il controllo diretto di una miriade di dispositivi fisici tra i più vari, dagli Smartphone ai dispositivi indossabili, dai sistemi di controllo del traffico cittadino alle infrastrutture di produzione e distribuzione di energia elettrica. E’ la c.d. “Internet of Things” o Internet delle cose, che interconnette in rete tutti i dispositivi elettronici in grado di comunicare con il mondo esterno. Una pervasività che non ha risparmiato il settore pubblico che, in primo luogo, è chiamato a fornire risposte su numerosi fronti, non ultimo quello normativo, e, per quanto possibile, garantire il rispetto delle regole presenti nel mondo reale anche nello spazio cibernetico. In particolare, il settore pubblico deve farsi carico di garantire la sicurezza fisica e informatica delle c.d. infrastrutture critiche nazionali, che includono tutti quei servizi essenziali per la sicurezza nazionale, il buon funzionamento del Paese e la sua crescita economica e, non ultimo, il benessere della popolazione. Sono Infrastrutture Critiche il sistema elettrico ed energetico, le reti di comunicazione in genere, le reti e le infrastrutture di trasporto di persone e merci (navale, ferroviario, aereo e stradale), il sistema sanitario pubblico, i circuiti economici e finanziari, le reti del Governo nazionale, delle Regioni, quelle per la gestione delle emergenze e della Protezione Civile. La sfida è complessa e la Pubblica Amministrazione da sola non sembra in grado di poter rispondere in modo efficace agli attacchi informatici sempre più sofisticati che, quotidianamente, colpiscono il mondo civile, industriale ed economico. Le infrastrutture critiche nazionali non ne sono immuni e, di conseguenza, i Servizi Pubblici Strategici sono esposti a significativi rischi. Su questo tema, i Governi occidentali hanno da tempo avviato una stretta collaborazione con il settore privato, ed è emersa la necessità di definire una strategia e un modus operandi condiviso e di qualità tra i vari attori coinvolti. Questo lavoro si propone di affrontare in maniera sistematica il tema “caldo” della Cyber Security, un ambito che coinvolge governi nazionali, settori militari, servizi di informazione, il sistema economico e il mondo delle imprese nel suo complesso e, via via e a vario titolo e grado di interesse, ogni singolo cittadino del mondo. In questo scenario inedito, fortemente connotato da incertezza e variabilità delle minacce, l’applicazione sic et simpliciter delle tecniche “tradizionali” di valutazione del rischio di derivazione aziendale risulta inadeguata allo scopo, nonostante un certo grado di adattamento al nuovo scenario sia già in corso. L’analisi si concentra sulla parte relativa all’’evoluzione adattativa’ che sta interessando il risk management nel campo della cyber security e dello stato dell’arte nel panorama accademico e scientifico mondiale nell’introduzione di nuovi e più evoluti strumenti per l’analisi del Cyber Risk. Il lavoro si conclude con un caso di studio effettuato su di una grande azienda italiana che fornisce un servizio pubblico strategico quale l’energia elettrica. [a cura dell'autore]
Descrizione: 2015 - 2016
URI: http://hdl.handle.net/10556/2571
http://dx.doi.org/10.14273/unisa-970
È visualizzato nelle collezioni:Management and Information Technology

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