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Titolo: Cristina di Markyate e la mistica inglese del secolo XlI. Aspetti fondativi, storici e speculativi dell'esperienza visionaria
Autore: Turco, Iole
D'Onofrio, Giulio
Bisogno, Armando
Vega Esquerra, Amador
Musco, Alessandro
Parole chiave: Mistica;Mistica visionaria;Agiografia;Mariologia
Data: 23-giu-2010
Editore: Universita degli studi di Salerno
Abstract: Il presente lavoro di ricerca intende invenire un orientamento specifico, all'interno della tradizione mistica inglese, che emerge dai testi agiografici visionari del secolo XII, anticipando la mistica della tarda età scolastica inglese. Dall'analisi comparativa dei testi scelti - la Vita di Cristina di Markyate e, a supporto, i testi dedicati a Goderico di Finchale e Bartolomeo di Farne -, sono stati individuati tre elementi costitutivi delle esperienze del divino sottese alla narrazione agiografica di questi documenti: la spiritualità anacoretica, il genere agiografico e il linguaggio visionario. L'elemento distintivo, in funzione del quale emerge, rispetto alle altre, la Vita di Cristina di Markyate, è prioritariamente afferente al piano dei contenuti: l'orientamento mariologico-concezionista preponderante nell'esperienza visionaria dell'anacoreta di Markyate lega il testo al dibattito più urgente dell'epoca, mettendo in ombra sul piano teorico e speculativo le altre due fonti agiografiche salde nella tradizione, ma prive di orientamenti teorici suggestivi. I risultati della ricerca sono stati organizzati intorno a quattro grandi sezioni: un primo capitolo in cui, chiarito lo stato e l'identità delle fonti storico-documentarie sulle quali è stata condotta l'analisi, la figura e il testo di Cristina sono poste a confronto con le diverse prospettive storiografiche che la letteratura di settore offre, in relazione alla possibile individuazione di una specifica categoria interpretativa che consenta una riconsiderazione della funzione della visione e dell' esperienza visiva del divino come esperienza mistica. La seconda sezione è interamente dedicata alla ricostruzione dell'universo storico-culturale di Cristina e della comunità benedettina di St Albans, e muove dalla chiarificazione dell'identità del patrimonio bibliografico della comunità sino al rinvenimento degli orientamenti intellettuali locali, pensati in relazione al più ampio panorama inglese dell'epoca. Non è sostenibile, infatti, che le sezioni della Vita più impegnative dal punto di vista teorico non trovino origine in un contesto culturale determinato e, più dettagliatamente, all'interno di uno specifico perimetro teorico-linguistico con cui entrare in rapporto di discussione. Il terzo capitolo è volto a delineare la fenomenologia della percezione visiva del divino che sottende i relati visionari e suggerisce, a partire da un'analisi delle specificità linguisticoconcettuali, un nuovo modello interpretativo delle visiones. Ho qui ho intrapreso un'analisi esegetica dei relati visionari fondanti ed esemplificativi dell'esperienza mistico-visionaria tràdita dalle tre Vitae inglesi. Da quest'operazione, tale esperienza visionaria emerge come costitutiva di un modo determinato dell'esperire mistico e, in particolare, a partire dall'analisi linguistica e concettuale, sullo sfondo della relativa tradizione speculativa, il rinvenimento di una ricorsività di elementi suggerisce un vero e proprio registro linguistico specifico. L'ultima sezione della tesi si muove sul piano dei contenuti teologico-speculativi sottesi all'architettura visionaria della Vita di Cristina di Markyate: oggetto d'indagine privilegiato è il corpus delle visioni mariane che svela tutto il portato del dibattito concezionista inglese del secolo XII. A partire da una riflessione attenta sui contenuti di tali visioni mariane, in una dialettica di rimandi alle riflessioni elaborate all'interno delle opere dei contemporanei Eadmero di Canterbury, Osberto di Clare e Nicola di St Albans, si interroga, in una nuova prospettiva, una delle tematiche più controverse del secolo XII. [a cura dell’autore]
Descrizione: 2008 - 2009
URI: http://hdl.handle.net/10556/266
È visualizzato nelle collezioni:Filosofia, scienze e cultura dell'età tardo-antica, medievale e umanistica

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