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dc.contributor.authorTavella, Chiara
dc.date.accessioned2022-02-21T09:40:52Z
dc.date.available2022-02-21T09:40:52Z
dc.date.issued2021
dc.identifier.citationTavella, Chiara. “Tra «materiali presistenti» e «relativa libertà» dell’artista: esempi di «riuso dell’uso» nel Sanguineti in musica.” Sinestesie, XXI(2021): 367-384it_IT
dc.identifier.issn1721-3509it_IT
dc.identifier.urihttps://www.sinestesierivistadistudi.it/ritratto-di-sanguineti/it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/5868
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-3963-
dc.description.abstractL’autrice si sofferma sul ruolo di «paroliere» nella prima collaborazione di Edoardo Sanguineti con Andrea Liberovici, lo spettacolo “Rap” del 1996, analizzandone il sovrapporsi e mescolarsi (si arriva a parlare di «mash up») con opere poetiche precedenti, come “Mimus Albus” e “Sonetto Sud”, e affiancandolo alle schede lessicografiche della Wunderkammer tematicamente legate all’argomento.
dc.format.extentP. 367-384it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherAvellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesieit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.subjectAndrea Liberovici
dc.subjectEdoardo Sanguineti
dc.subjectRap
dc.subjectRap e poesia
dc.titleTra «materiali presistenti» e «relativa libertà» dell’artista: esempi di «riuso dell’uso» nel Sanguineti in musicait_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
È visualizzato nelle collezioni:Sinestesie. 2021. XXI. Ritratto/i di Sanguineti 1930-2021/20

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