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dc.contributor.authorFurno, Raffaele-
dc.date.accessioned2022-03-23T15:41:19Z-
dc.date.available2022-03-23T15:41:19Z-
dc.date.issued2021-
dc.identifier.citationFurno, Raffaele, "Il «teatro dell’ignoranza» di Leo e Perla", Sinestesieonline, A. 10, no. 33 (Settembre 2021): 1-12it_IT
dc.identifier.issn2280-6849it_IT
dc.identifier.urihttp://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2021/10/settembre2021-05.pdfit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/5936-
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-4031-
dc.description.abstractTra il 1965 e il 1981, gli attori Leo de Berardinis e Perla Peragallo scelsero di vivere e fare teatro in una vecchia masseria di Marigliano, piccolo paese alle porte di Napoli. Qui fondarono il «teatro dell’ignoranza» con cui i due artisti intendevano allontanarsi dalle formule trite del teatro classico italiano e dell’avanguardia fine a sé stessa, al fine di individuare una via artistica che ricercasse l’autenticità del faticoso lavoro teatrale, non il bello. Lavorando con attori non professionisti, Leo e Perla costruirono una poetica basata sulla perifericità geografica e sulla marginalità sociale, fondendo riferimenti culturali e teatrali apparentemente tra loro inconciliabili: l’avanspettacolo e la poesia, la sceneggiata napoletana e William Shakespeare. Nel saggio, attraverso l’analisi di tre spettacoli prodotti a Marigliano tra il 1972 e il 1974, si individuano i successi e i limiti del «teatro dell’ignoranza» per raccontare uno spaccato generazionale, politico ed estetico del teatro italiano d’avanguardia.it_IT
dc.description.abstractFrom 1965 to 1981, the actors Leo de Berardinis and Perla Peragallo lived and worked in an old farm in Marigliano, a small town near Naples. Here, they founded the so-called «theatre of ignorance». The two artists wished to abandon the repetitive canons of traditional theatre as much as the self-reflexive attitude of avantgarde movements, and to create a new artistic path interested in analyzing the depth and pain of stagecraft, not its beauty. Leo and Perla worked with non-professional actors, envisioned a poetic based on geographic peripherality and social marginality, and mixed cultural references that seemed irreconcilable: variety show and poetry, Neapolitan sceneggiata and William Shakespeare. In the essay, I briefly analyze three shows produced in Marigliano from 1972 to 1974, and I point out the pros and cons of «theatre of ignorance» to discuss its generational, political and aesthetic contributions to a central period of Italian experimental theatre.it_IT
dc.format.extentP. 1-12it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.subjectTeatro di ricercait_IT
dc.subjectTeatro dell'ignoranzait_IT
dc.subjectAntropologia teatraleit_IT
dc.subjectMarginalitàit_IT
dc.subjectPeriferiait_IT
dc.subjectResearch theatreit_IT
dc.subjectTheatre of ignoranceit_IT
dc.subjectTheatre anthropologyit_IT
dc.subjectMarginalityit_IT
dc.subjectPeripheralityit_IT
dc.titleIl «teatro dell’ignoranza» di Leo e Perlait_IT
dc.typeArticleit_IT
È visualizzato nelle collezioni:Sinestesieonline. Anno 10, no. 33 (Settembre 2021)

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settembre2021-05.pdfSinestesieonline 2021, a.10., n.33, pp. 1-12231,77 kBAdobe PDFVisualizza/apri


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