Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/601
Titolo: Analisi del movimento e nuove tecnologie
Autore: Baldassarre, Giuseppe
Minichiello,Giuliano
Sibilio, Maurizio
Parole chiave: Analisi;Movimento
Data: 24-mag-2012
Editore: Universita degli studi di Salerno
Abstract: Metodologia della Ricerca – Analisi del movimento e nuove tecnologie di Giuseppe Baldassarre Lo studio dell’analisi del movimento attraverso l’uso delle nuove tecnologie, ha negli ultimi decenni, avuto un notevole sviluppo anche se è ancora agli stadi primordiali. Il lavoro approfondirà la conoscenza delle tecniche e dei nuovi strumenti utilizzati nell’analisi del movimento degli esseri umani e come loro possono determinare una gamma vastissima di rilevazioni finalizzate alla comprensione della statica e della dinamica del corpo umano, sia per quanto riguarda gli aspetti biomeccanici (descrizione cinematica e dinamica, modelli muscolo-scheletrici, simulazione del movimento), sia per quelli neurali connessi al controllo motorio e alla coordinazione del movimento. L’uso delle moderne tecnologie per l’analisi del movimento, inoltre, riveste un ruolo importante in diverse aree della medicina e delle scienze umane. In neurofisiologia, in ortopedia e nella riabilitazione motoria, queste tecniche, consentono una più dettagliata diagnosi funzionale e un più adeguato trattamento terapeutico. Le ricerche e gli studi nel campo dell’analisi del movimento, possono sicuramente contribuire a fornire indicazioni e rappresentare nuovi filoni di studio per le loro applicazioni in ambito educativo. Le attività di movimento per la loro natura rientrano in tutti i campi d’interesse del genere umano, salutistico, sportivo, ricreativo, sociale, rappresentando un contesto formativo ad alto significato educativo e un valore aggiunto alla formazione della persona. Il lavoro basato sulla ricerca sperimentale cercherà di fornire utili informazioni in grado di unire il versante educativo e psicopedagogico dello sport, cogliendone gli aspetti salienti e le spinte emozionali, con quello cognitivo, per una loro piena utilizzazione in un ambiente educativo - formativo. Le nuove tecniche permettono di ricavare in modo non invasivo informazioni dettagliate e quantificate sulla funzionalità del nostro apparato locomotore. I nuovi sistemi come le telecamere video o a raggi infrarossi, le piattaforme stabilometriche/dinamometriche e i sistemi elettromiografici permettono di effettuare analisi multifattoriali statiche, dinamiche del cammino, mediante le quali si possono evidenziare e quantificare le alterazioni del gesto motorio rispetto ai pattern fisiologici di movimento, le asimmetrie e le anomale correlazioni tra grandezze biomeccaniche e attività muscolare. Uno dei punti forti di queste tecniche è la possibilità di poter confrontare quantitativamente le condizioni funzionali di un paziente nelle varie fasi di studio di patologie o trattamenti riabilitativi. L’adozione di tecniche e metodologie oggettive, ripetibili, misurabili, confrontabili e riproducibili, può aiutare a superare le difficoltà d’interpretazione e valutazione diagnostica nei diversi campi di applicazione Neurofisiologica, Ortopedica, Riabilitativa e Performativa. Gli studi negli anni novanta di tipo psicopedagogico e di tipo educativo erano finalizzati esclusivamente alla soluzione di problemi all’interno di contesti educativi, così come affermavano molti autori dell’epoca (J.B. Carroll, 1963, D. Ausubel, 1968, R.M.W. Travers, 1973) evidenziando che i contesti privilegiati dalla psicologia dell’educazione sono quelli scolastici, ma è grazie alle teorie di autori come G. Rizzolatti, C. Sinigaglia (2006), H. Gardner (1985), D. Goleman (2001), J. LeDoux (2003), M. Sibilio (2002), che hanno, attraverso i loro studi, ampliato questo tipo di ricerche fornendo risposte significative sui meccanismi cognitivi ed emotivi, sulla corporeità e sul movimento e sulle sorprendenti capacità del nostro cervello, aprendo nuovi orizzonti alla didattica e ai processi educativi sia in ambiente scolastico che in ambiente sportivo. L’approccio neurofisiologico elaborato da Donald Hebb ha evidenziato lo stretto rapporto tra emozione e apprendimento, orientando una ricerca dello stimolo forte nei processi formativi. Infatti, la sua teoria scarica-connetti ha aperto nuovi orizzonti per la didattica che trae spunto, per l’applicazione di nuove metodologie, dalle esperienze motorie e corporee. In quest’ottica le attività motorie e sportive diventano volano per l’accesso ai saperi e trasversali alle attività educative e formative della persona. Il lavoro è suddiviso in tre parti. Nella prima parte abbiamo tracciato la storia e l’evoluzione dell’analisi del movimento fino a oggi soffermandoci sugli aspetti legati ai segnali biomedicali necessari per la rilevazione di informazioni proveniente dal nostro corpo. La seconda parte del lavoro è stata dedicata all’analisi del movimento e alle varie branche della medicina che a vario titolo si occupano dello studio dei segnali emessi dal corpo e del movimento, descrivendo analiticamente le strumentazioni tecnologiche presenti nel Laboratorio di Analisi del Movimento dell’Università degli Studi di Salerno, e il loro utilizzo. Nell’ultima parte del lavoro sono state presentate le esperienze e le ricerche effettuate, con la strumentazione a disposizione, durante il dottorato e le relative riflessioni e conclusioni. [a cura dell'autore]
Descrizione: 2010 - 2011
URI: http://hdl.handle.net/10556/601
È visualizzato nelle collezioni:Metodologia della ricerca educativa

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