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Titolo: La riservatezza dei dati biometrici nello Spazio europeo dei diritti fondamentali: sui limiti all’utilizzo delle tecnologie di riconoscimento facciale
Autore: Di Matteo, Francesca
Parole chiave: Facial recognition technologies;Right to privacy;Limits;Court of Justice of the European Union;European Court of Human Rights
Data: 2023
Citazione: Di Matteo, F. "La riservatezza dei dati biometrici nello Spazio europeo dei diritti fondamentali: sui limiti all’utilizzo delle tecnologie di riconoscimento facciale". Freedom, Security & Justice: European Legal Studies 1 (2023): 74-112
Abstract: Facial recognition technology is a biometric-based technology that processes sensitive personal data, namely biometric data, and thus constitutes a limitation of the right to privacy. Moreover, with reference to its most alarming applications, this technique operates on the basis of a generalised and indiscriminate collection of biometric data, and thus holds a prominent place in the context of state and non-state electronic surveillance measures. The serious absence, at international and European level, of a clear and uniform legal framework on the legitimate use of facial recognition technologies has been denounced in many contexts. This paper aspires to assess the validity of this assumption, in order to understand whether, and if so within what limits, the use of facial recognition technology can be considered compatible with the system of the European Convention on Human Rights and with European Union law; and whether, consequently, specific legislation aimed at sanctioning its lawfulness or unlawfulness is actually necessary or even desirable.
La facial recognition technology è una tecnologia a base biometrica che elabora dati personali sensibili, per l’appunto i dati biometrici, sicché essa costituisce una limitazione del diritto alla privacy. Peraltro, con riferimento alle sue più temute applicazioni, tale tecnica opera sulla base di una raccolta generalizzata ed indiscriminata di dati biometrici, ed in tal guisa ricopre un posto di primo piano nel contesto delle misure di sorveglianza elettronica statale e non. Da più parti è stata denunziata la grave assenza, a livello internazionale ed europeo, di un quadro giuridico chiaro ed uniforme sull’uso legittimo delle tecnologie di riconoscimento facciale. Il presente lavoro aspira a ponderare la veridicità di tale assunto. Ciò, all’auspicato fine di comprendere se, ed eventualmente entro quali limiti, l’utilizzo della facial recognition technology possa ritenersi compatibile rispettivamente con il sistema della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e con il diritto dell’Unione europea; e se, conseguentemente, sia effettivamente necessaria o anche solo auspicabile una legislazione specifica diretta a sancirne la liceità o l’illiceità.
URI: http://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/6554
http://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.1.2023.4.DIMATTEO.pdf
http://dx.doi.org/10.14273/unisa-4619
ISSN: 2532-2079
È visualizzato nelle collezioni:Freedom, Security & Justice: European Legal Studies (2023), n.1

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