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Titolo: Azioni strategiche tese a dissuadere la partecipazione pubblica e tutela delle libertà di espressione e informazione nel diritto internazionale privato dell’Unione europea
Autore: Benvenuti, Edoardo
Parole chiave: Libertà di espressione e informazione;SLAPP;Proposta di direttiva sulla protezione delle persone attive nella partecipazione pubblica da procedimenti giudiziari manifestamente infondati o abusivi;Regolamento (UE) n. 1215/2012;Regolamento (CE) n. 864/2007;Right to freedom of expression and information;SLAPPs;Proposal for a Directive on protecting persons who engage in public participation from manifestly unfounded or abusive court proceedings;Regulation (EU) No. 1215/2012;Regulation (EC) No. 864/2007
Data: 2024
Citazione: Benvenuti E. "Azioni strategiche tese a dissuadere la partecipazione pubblica e tutela delle libertà di espressione e informazione nel diritto internazionale privato dell’Unione europea". Freedom, Security & Justice: European Legal Studies 1 (2024): 130-172
Abstract: Anche in Europa si assiste alla diffusione delle c.d. “azioni bavaglio” (o “SLAPP”), ovvero procedimenti giudiziari che possono rivelarsi infondati o abusivi giacché, seppur avviati con l’intento di tutelare la reputazione delle persone destinatarie di un contenuto ritenuto lesivo della dignità, sono in realtà volti a dissuadere i giornalisti e le altre persone attive nella partecipazione pubblica dal futuro esercizio delle libertà di espressione e informazione. Inoltre, la pubblicazione online delle informazioni ritenute lesive aumenta il potenziale offensivo di tali procedimenti, perché consente all’attore di promuovere molteplici azioni in Stati membri diversi, sfruttando le soluzioni che la Corte di giustizia ha sviluppato in relazione ai titoli di giurisdizione previsti dal regolamento (UE) n. 1215/2012 al fine di garantire ampie prospettive di accesso alla giustizia alle vittime di diffamazione online. Alla luce di queste premesse, il presente lavoro si propone di valutare lo specifico impatto e l’adeguatezza dei pertinenti strumenti di diritto internazionale privato dell’Unione europea rispetto alla tutela delle libertà di espressione e informazione e, in particolare, se le soluzioni fornite dal regolamento (UE) n. 1215/2012 e dal regolamento (CE) n. 864/2007 rappresentino un terreno fertile per la proliferazione di simili azioni. Il lavoro analizza poi il contenuto dell’adottanda “direttiva anti-SLAPP”, con cui il legislatore europeo intende offrire una prima risposta al problema in esame attraverso l’armonizzazione minima di alcuni aspetti del diritto materiale e processuale degli Stati membri, nonché mediante l’introduzione di norme di diritto internazionale privato e processuale ad hoc
In the European context, we are witnessing the spread of so-called “Strategic Lawsuits Against Public Participation” (or “SLAPPs”), i.e. court proceedings that are initiated with the intention of protecting an individual’s reputation from defamatory content, but that are actually aimed at jeopardising the future exercise of the right to freedom of expression and of information of journalists and other individuals engaged in public participation. Moreover, since harmful contents are usually published through the Internet, the plaintiff is entitled to take advantage of the solutions that the Court of Justice of the EU has developed with regard to jurisdiction under Regulation (EU) No. 1215/2012 in order to ensure broad access to justice for the victims of online defamation, by initiating multiple proceedings in different Member States. In light of these premises, this paper seeks to assess the concrete impact and adequacy of the relevant EU private international law instruments with respect to the protection of the right to freedom of expression and of information and, in particular, whether the solutions provided by Regulation (EU) No. 1215/2012 and Regulation (EC) No. 864/2007 represent fertile ground for the proliferation of SLAPPs in Europe. Then, the paper analyses the content of the future “anti-SLAPP directive”, which aims at offering a response to such issues through minimum substantive and procedural harmonisation, as well as through the introduction of specific private international law rules
URI: https://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.1.2024.6.BENVENUTI.pdf
http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7010
ISSN: 2532-2079
È visualizzato nelle collezioni:Freedom, Security & Justice: European Legal Studies (2024), n.1

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