Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7260
Record completo di tutti i metadati
Campo DCValoreLingua
dc.contributor.authorGiaquinto, Domenico-
dc.date.accessioned2024-07-15T09:20:27Z-
dc.date.available2024-07-15T09:20:27Z-
dc.date.issued2023-02-20-
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7260-
dc.description2021 - 2022it_IT
dc.description.abstractSecondo le previsioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), la domanda alimentare è in continua crescita. Al tempo stesso si stima che entro il 2050 si avrò un aumento della risorsa idrica pari al 90% in più rispetto a quella attuale. Per fronteggiare queste problematiche, si sta cercando sempre più di implementare soluzioni ispirate alla natura, tra queste l’agricoltura urbana. L’agricoltura urbana è una recente pratica che considera di produrre cibo in modo sostenibile, minimizzando gli spazi e riducendo il consumo idrico. Inoltre, rispetto alle pratiche agricole tradizionali, non richiede utilizzo di fertilizzanti che sono fra i principali inquinanti che si trovano non solo nel suolo, ma anche nei corpi idrici superficiali. Va anche considerato l’inquinamento annesso alle pratiche per la gestione e manutenzione di tali sistemi. Con le pratica di agricoltura urbana non solo si riesci a fronteggiare tali criticità, ma soprattutto sarà possibile produrre risorse a km 0. Tali soluzioni risulteranno pertanto sostenibili sotto qualsiasi punto di vista: economico, in quanto forniranno cibo dal valore aggiunto; sociale, in quanto creeranno nuovi posti di lavoro e nuove conoscenze all’interno della società; ambientale, in quanto si produrrà cibo in maniera sicura e sostenibile. Una delle principali applicazioni dell’agricoltura urbana è l’acquaponica. L’acquaponica è la combinazione sinergica di dell’acquacoltura, ovvero dell’allevamento di specie ittica e dell’idroponica, ovvero della coltivazione di specie vegetale in assenza di acqua. L’acquacoltura nasce in quanto la richiesta di alimenti non potrà più essere soddisfatta solo dalla attività di pesca, per questo motivo l’acquacoltura, sta assumendo un ruolo sempre più importante aumentando l'offerta globale di alimenti e mostrando un enorme potenziale per affrontare la malnutrizione e le malattie legate all'alimentazione. Dall’altro lato invece l’idroponica rappresenta una valida alternativa alle tecniche di coltivazione convenzionali basate sul suolo. Infatti, svolgendo confronti in termini di efficacia, qualità, consumo di acqua e velocità di produzione, si è visto che il sistema idroponico sia in grado di produrre una resa significativamente migliore rispetto alle tecniche convenzionali. Ma il beneficio maggiore si ottiene quando questi due sistemi lavorano in maniera sinergica, creando per l’appunto i sistemi acquaponici che saranno in grado di fornire un’opportunità per rafforzare la sicurezza alimentare, incrementare l’offerta di specie ittiche e vegetali, e riutilizzare risorse fondamentali. Con i sistemi acquaponici è possibile ottenere la produzione contemporanea sia di specie acquatiche, sia di specie vegetali utilizzando quantità ridotte di acqua, di fertilizzanti e di area di coltura.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversita degli studi di Salernoit_IT
dc.subjectTrattamenti avanzatiit_IT
dc.subjectAgricoltura urbanait_IT
dc.titleLa nuova generazione dei sistemi Acquaponici avanzati per lo Sviluppo sostenibile e la Bioeconomia circolareit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurICAR/03 INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALEit_IT
dc.contributor.coordinatoreFraternali, Fernandoit_IT
dc.description.cicloXXXVit_IT
dc.contributor.tutorNaddeo, Vincenzoit_IT
dc.identifier.DipartimentoIngegneria Civileit_IT
È visualizzato nelle collezioni:Ingegneria civile, edile-architettura, ambientale e del territorio

File in questo documento:
File Descrizione DimensioniFormato 
tesi di dottorato D. Giaquinto.pdftesi di dottorato22,82 MBAdobe PDFVisualizza/apri
abstract in italiano e in inglese D. Giaquinto.pdfabstract a cura dell’autore (versione italiana e inglese)437,28 kBAdobe PDFVisualizza/apri


Tutti i documenti archiviati in DSpace sono protetti da copyright. Tutti i diritti riservati.