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Titolo: La resistenza del corpo in Calvino: dalle Lezioni americane allo Scrutatore
Autore: Palazzolo, Giuseppe
Parole chiave: Italo Calvino;Corpo;Sguardo;La giornata d’uno scrutatore;Lezioni americane;Body;Look;The watcher;Six Memos for the Next Millennium
Data: 2023
Editore: Avellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesie
Citazione: Palazzolo, Giuseppe. "La resistenza del corpo in Calvino: dalle Lezioni americane allo Scrutatore", Sinestesieonline, A. 12, no. 39(Maggio 2023): 2-17
Abstract: Nella terza delle sue Lezioni americane, dedicata all’esattezza, Italo Calvino riconosceva nella propria esperienza di scrittura due tendenze divergenti, corrispondenti a due diversi tipi di conoscenza: una rivolta verso «una razionalità scorporata, dove si possono tracciare linee che congiungono punti, proiezioni, forme astratte, vettori di forze; l’altra che si muove in uno spazio gremito d’oggetti e cerca di creare un equivalente verbale di quello spazio riempiendo la pagina di parole». In questa biforcazione, continuamente destinata allo scacco e all’insoddisfazione, è possibile riconoscere la costante inclinazione alla dissoluzione dei corpi che Calvino opera nella sua narrazione e nella sua riflessione, da quelli dei personaggi – il corpo inesistente del Cavaliere, quello aereo del Barone, quello dimidiato del Visconte, le figure metamorfiche delle Cosmicomiche – fino a quello dello stesso autore, dissolto nell’algoritmo combinatorio di Se una notte d’inverno un viaggiatore, o ridotto a percezione (tendenzialmente) disincarnata in Palomar. In un presente in cui il soggetto dell’agire moderno sembra dislocarsi fino a scomparire nei flussi digitali, realizzando un processo che Calvino aveva in parte prefigurato (Cibernetica e fantasmi), può essere utile ripercorrere i fili della questione fino al nodo della Giornata d’uno scrutatore.
In the third of his Six Memos, dedicated to exactitude, Italo Calvino recognised two divergent tendencies in his own writing experience, corresponding to two different types of knowledge: one directed towards «bodiless rationality, where one may trace lines that converge, projections, abstract forms, vectors of force. The other path goes through a space crammed with objects and attempts to create a verbal equivalent of that space by filling the page with words». In this bifurcation, continually destined to checkmate and dissatisfaction, it is possible to recognise the constant inclination towards the dissolution of bodies that Calvino operates in his narrative and in his reflections, from those of the characters - the inexistent body of the Knight, the aerial body of the Baron, the dimidized body of the Viscount, the metamorphic figures of the Cosmicomics - to that of the author himself, dissolved in the combinatory algorithm of If on winter’s night a traveler, or reduced to a (tendentially) disembodied perception in Palomar. In a present in which the subject of modern action seems to dislocate itself to the point of disappearing into digital flows, realising a process that Calvino had partly prefigured (Cybernetics and Ghosts), it may be useful to retrace the threads of the question down to the node of The Watcher.
URI: https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2023/05/06_Sinestesieonline39_Palazzolo.pdf
http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7487
ISSN: 2280-6849
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