Rappresentazioni della periferia in Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Elena Ferrante

Abstract

Si focalizza l’attenzione sulle periferie di tre grandi città – Milano, Roma, Napoli – per come vengono rappresentate in alcune opere di Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Elena Ferrante. Ci si sofferma sulle atmosfere, sugli sfondi ambientali, sulle situazioni lavorative, sull’impiego del tempo libero, sui tipi umani e sul repertorio degli oggetti che più caratterizzano i diversi contesti cittadini. Il materiale su cui si basa la dissertazione è costituito dai testi dei tre autori, come a privilegiare un dialogo diretto con loro. Si è deciso di non integrare il discorso con riferimenti alla letteratura critica sugli scrittori in esame – tranne che in una citazione, cui è parso utile dare il giusto rilievo –, anche perché non particolarmente diffuse sono le riflessioni sugli scenari periferici in quanto tali rispetto a quelle, ben più cospicue, sulle tecniche narrative e stilistiche nonché sulle ideologie degli autori. Il metodo utilizzato è comparatistico, con il confronto costante fra i testi considerati. Il risultato critico più significativo porta a evidenziare – accanto ai motivi della marginalità sociale e delle ferite esistenziali – il tema del disamore, come causa e conseguenza del degrado delle periferie