Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7573
Titolo: Napoli senza infanzia: Serao, Ortese, Ferrante
Autore: Cacciatore, Giulia
Parole chiave: Serao;Ortese;Ferrante;Napoli;Infanzia;Naples;Childhood
Data: 2022
Editore: Avellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesie
Citazione: Cacciatore, Giulia. "Napoli senza infanzia: Serao, Ortese, Ferrante", Sinestesieonline, A. 11, no. 37 (Settembre 2022): 1-11
Abstract: Le voci di Serao, Ortese e Ferrante sono accomunate dal tema dell’infanzia. Al centro della loro osservazione, sebbene attraverso sguardi e modalità narrative differenti, c’è il problematico rapporto tra la società degli emarginati e il potere, sia quello cieco delle istituzioni, sia quello vermicolare della criminalità. La denuncia del degrado, della malattia fisica e morale, della violenza in cui crescono i bambini di Napoli, è dalle tre scrittrici declinata attraverso la narrazione del corpo deforme («migliaia di ragazzi e ragazze s’imputridiscono il corpo e l’anima nelle vie fangose», scrive Serao), della vista che rivela a Eugenia l’orrore di «cristiani cenciosi e deformi, coi visi butterati dalla miseria», della gestualità spesso violenta perché, osserva il personaggio di Elena, «far male era una malattia». Se, per dirla con Foucault, la finalità di un testo è «aller chercher ce qui est le plus difficile à apercevoir, le plus caché, le plus malaisé à dire et à montrer», le tre opere analizzate Il ventre di Napoli (1884), Il mare non bagna Napoli (1953), L’amica geniale (2011) possono essere accolte entro tale orizzonte ermeneutico.
The voices of Serao, Ortese and Ferrante are share the theme of childhood. At the center of their observation, although through different gazes and narrative modes, there are the problematic relationship between the society of the marginalized and power, both the blind one of institutions, and the vermicular one of crime. The denunciation of degradation, of physical and moral illness, of the violence in which the children of Naples grow up, is declined by the three writers through the narration of the deformed body («thousands of boys and girls decay their body and soul in the streets muddy », as written by Serao), of the sight that reveals to Eugenia the horror of« ragged and deformed christians, with faces pockmarked by misery», of the often violent gestures because, as observed by the character of Elena, «hurting was a disease». If, in the words of Foucault, the purpose of a work is «aller chercher ce qui est le plus difficile à apercevoir, le plus caché, le plus malaisé à dire et à montrer», the three analyzed novels Il ventre di Napoli, Il mare non bagna Napoli, L’amica geniale can be included in this hermeneutic horizon.
URI: https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2022/10/settembre2022-02.pdf
http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7573
ISSN: 2280-6849
È visualizzato nelle collezioni:Sinestesieonline. Anno 11, no. 37 (Settembre 2022)

File in questo documento:
File Descrizione DimensioniFormato 
settembre2022-02.pdfsettembre2022-02219,17 kBAdobe PDFVisualizza/apri


Tutti i documenti archiviati in DSpace sono protetti da copyright. Tutti i diritti riservati.