Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7596
Abstract: Le prime produzioni di Ascanio Celestini, agli inizi del nuovo Millennio, hanno contribuito in modo determinante alla definizione degli stilemi drammaturgici e performativi del cosiddetto “teatro di narrazione”. Alcune delle più recenti creazioni dell’autore-attore romano, al contrario, sembrano problematizzare non solo il cliché dell’attore-affabulatore che racconta una storia ad un audience compartecipe e coinvolto, ma soprattutto il rapporto con lo spettatore: non più un rapporto di complicità, imperniato sulla condivisione dei medesimi valori etico-politici, ma piuttosto un atteggiamento provocatorio finalizzato a svelare le contraddizioni di quello stesso pubblico progressista che, fin dalle origini, costituisce il pubblico deputato del teatro di Celestini.
Ascanio Celestini’s first productions, at the beginning of the new millennium, contributed to defining the dramaturgical and performative features of the so-called “teatro di narrazione” (narrative theatre). Some of his most recent creations, instead, seem to render problematic non only the cliché of the actor who tells a story to a participating and involved audience, but most of all the relationship with his audience: no longer based on complicity, on shared ethical and political values, but rather on a provocative attitude aimed at unveiling the contradictions of those progressive spectators which, from the beginning, constitute Celestini’s appointed theatre audience.
È visualizzato nelle collezioni:Sinestesieonline. Anno 12, no. 39(Maggio 2023)

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