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Titolo: Itinerari dusiani nel teatro di Elena Bucci. Intorno a Non sentire il male
Autore: Mei, Silvia
Parole chiave: Le belle bandiere;Eleonora Duse;Registe;Drammaturgia d’attore;Women theatre directors;Actor’s dramaturgy
Data: 2024
Editore: Avellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesie
Citazione: Mei, Silvia. Itinerari dusiani nel teatro di Elena Bucci. Intorno a Non sentire il male, Sinestesieonline, A. 13, no. 42 (Maggio 2024): 2-10
Abstract: L’intervista a Elena Bucci ripercorre gli itinerari dusiani e le tappe creative che hanno accompagnato la scrittura scenica di Non sentire il male, spettacolo del 2000 dedicato a Eleonora Duse, di cui Bucci è autrice, attrice e regista. L’indissolubile intreccio di vita professionale, artistica e privata della Grande Attrice italiana viene qui affrontato attraverso una personale tessitura di documenti e fatti storici, che Bucci passa nel filtro di un esplicito riconoscimento autobiografico: dalla sua formazione artistica alla fondazione della compagnia Le belle bandiere passando per il Teatro di Leo, tappe in cui la figura “madrina” di Duse è sempre evocata. Nel corso dell’intervista si ricostruiscono inoltre i momenti salienti di ideazione e sviluppo dello spettacolo, non solo in relazione alla drammaturgia ma anche rispetto all’allestimento e alle sue differenti versioni (site-specific, per la sala teatrale, in forma di concerto). Accompagnano l’intervista alcuni apparati di contesto.
The interview with Elena Bucci retraces dusian itineraries and the creative phases that traced the scenic writing of Non sentire il male (2000), performance dedicated to Eleonora Duse, whose Bucci is the author, actress and director. The indissoluble connection of the professional, artistic and private life of the Great Italian Actress is processed here through a personal weaving of documents and historical facts, which Bucci passes through the filter of an explicit autobiographical transfer: from her artistic training to the foundation of the company Le belle bandiere through the Teatro di Leo, moments in which the figure of Duse is always invoked like a “godmother”. During the interview, the salient passages of the conception and development of the performance are also reconstructed, not only in relation to the dramaturgy but also with respect to the staging and its different versions (site-specific, for black box, like a live concert). Some contextual notes support the interview.
URI: http://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2024/06/SINESTESIEONLINE_Il-parlaggio_Meib.pdf
http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7638
ISSN: 2280-6849
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