Storia all’aria aperta: come studiare la Seconda guerra mondiale sul campo

Abstract

Una delle definizioni originarie di Public History richiama il “fare storia fuori dalle sedi accademiche”. Tra le pratiche di PH molte non solo escono dalle aule universitarie, ma si svolgono proprio all’aperto, valorizzando i luoghi di memoria, ma anche la dimensione della slow history. Negli ultimi anni anche in Italia sono fiorite esperienze significative in questo settore, dalle rievocazioni ai Larp. In questo panel ci proponiamo di esporne alcune, che riguardano nello specifico la Seconda guerra mondiale, mettendo a confronto diversi format già sperimentati con successo a livello nazionale e internazionale. Il tradizionale trekking storico verrà esaminato in due modalità: quella delle passeggiate urbane, messa in pratica da vari soggetti sul territorio; e quella dei sentieri di montagna, sia nella versione italiana degli istituti storici che in quella internazionale di Liberation Route. Una rielaborazione, che fonde la dimensione del camminare con quella della living history, è costituita dal “diorama vivente”, concepito e realizzato da Massimo Turchi. Lui ci porterà quindi sulla Linea Gotica per scoprirne i luoghi, ma anche incontrare personaggi realmente esistiti, interpretati da operatori addestrati. Esploreremo infine il mondo del gioco dal vivo, attraverso la pratica dell’Urban Game, messa a punto di recente dal gruppo Pop History, con due esperienze significative tra Modena e Milano. L’obiettivo è confrontare questi diversi format per capire a quali pubblici si rivolgano e con quali obiettivi; quali aspetti della guerra siano atti a far conoscere; quale sia il ruolo specifico dello storico nella loro elaborazione e svolgimento (e quale quello di altre professionalità); quali i materiali e supporti richiesti.