Please use this identifier to cite or link to this item: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8844
Title: Le schegge dell'uliveto. Luciano Bianciardi
Authors: Genna, Giovanni
Keywords: Bianciardi;Ungaretti;Guerra;Rabbia;Utopia;War;Anger
Issue Date: 2025
Publisher: Avellino : Associazione Culturale Internazionale Sinestesie
Citation: Genna, Giovanni. "Le schegge dell'uliveto. Luciano Bianciardi", Sinestesieonline, A. 14, no. 47 (maggio 2025): 1-16
Abstract: Nella scrittura bianciardiana – come del resto accade nell’interezza della sua vicenda umana –, accanto al grande topos letterario della rabbia si avverte il manifestarsi di una costante che tiene a sé legati pezzi di un’esistenza tormentata. Tale costante potrebbe essere identificata in un latente dolore esistenziale che sembra prendere le mosse ben prima della tragica vicenda di Ribolla (4 maggio 1954), vale a dire da una giornata foggiana del luglio 1943, in cui le bombe sganciate sulla città dalle truppe alleate hanno aperto nell’animo dello scrittore la voragine dello sdegno e dell’inquietudine. Attraverso la lettura di alcune pagine esemplificative tratte dai Diari di guerra (19441946), nonché da alcuni pezzi giornalistici e dal ciclo di prose Vita militare (1953-1954), l’intento di questo saggio è ipotizzare che le schegge di quel bombardamento abbiano costituito i prodromi alla nascita della scrittura “malinconicamente arrabbiata” di Luciano Bianciardi, il quale, inoltre, sembra aver dato a quel dolore una prima forma narrativa avvalendosi delle suggestioni provenienti dalla poesia ungarettiana.
In Bianciardi’s writing – as, moreover, happens in the entirety of his human story –, alongside the great literary theme of the anger, a constant can be perceived that binds pieces of a tormented existence to itself. This constant could be identified in a latent existential pain that seems to have started well before the tragic events of Ribolla (4 May 1954), namely a day in Foggia in July 1943, when the bombs dropped on the city opened up a chasm of indignation and disquiet in the writer’s soul. Through the reading of some illustrative pages from the Diari di guerra (1944-1946), as well as from some journalistic pieces and the prose cycle Vita militare (1953-1954), the aim of this essay is to suppose that the splinters of that bombing constituted the prodromes to the birth of Luciano Bianciardi’s “melancholically angry” writing, which, moreover, seems to have given that pain an initial narrative form by availing itself of the suggestions provided by the beloved poet-soldier Ungaretti.
URI: https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2025/06/genna_maggio_2025.pdf
http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8844
ISSN: 2280-6849
Appears in Collections:Sinestesieonline. Anno 14., no. 47 (Maggio 2025)

Files in This Item:
File Description SizeFormat 
genna_maggio_2025.pdfgenna_maggio_2025245,63 kBAdobe PDFView/Open


Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.