dc.description.abstract | La casa concepita come un bene da riprodurre in serie è l’elemento che ha
caratterizzato la forma dei nuovi quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica costruiti in
Italia e anche in Europa, a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, in risposta
alla pressante domanda abitativa di quella che allora sembrava essere
un’inarrestabile crescita industriale ed economica.
La nuova forma dell’abitare che in quel periodo si andava delineando nella realtà
italiana costituiva certamente una risposta, in termini quantitativi, corrispondente alla
domanda; tuttavia, pur a fronte di significative eccezioni, rappresentate da alcuni
interventi di rilevante qualità architettonica, la maggior parte degli insediamenti
realizzati a partire da quel periodo ha mostrato progressivamente i limiti di
un’impostazione progettuale eccessivamente centrata sull’abitazione, che ha
spesso trascurato la presenza di quei servizi (scuole, trasporto pubblico adeguato,
spazi pubblici aperti e attrezzature pubbliche) che insieme alla residenza
restituiscono la qualità dell’abitare. Se a queste condizioni precarie sommiamo la
mancanza di strategie e di risorse che hanno contribuito al lento ed inarrestabile
degrado fisico e sociale dei quartieri ed il rapido mutamento della struttura sociale
degli ultimi decenni che, ha profondamente messo in crisi gli assetti tipologici
familiari tradizionali, otteniamo uno scenario in cui si rintracciano tutte le
contraddizioni del disagio abitativo attuale.
La ricerca intitolata “Verso una nuova qualità dell’abitare: la riqualificazione
dell’Edilizia Residenziale Pubblica”, si interroga sulla possibilità intervenire in questi
“luoghi” per poterli riequilibrare sollecitandone le corde della qualità urbana,
architettonica, economica, sociale, energetica, ambientale, culturale e
paesaggistica affinchè tutte queste componenti siano in grado di guidare la
necessaria riforma, tipologica e costruttiva della residenza pubblica e dei suoi
modelli insediativi.
La ricerca si compone di tre sezioni:
La prima finalizzata alla descrizione dell’attuale quadro normativo e programmatico
generale che guida le politiche della Comunità europea, del governo nazionale e
dei governo regionali, con particolare attenzione alla realtà campana.
La seconda finalizzata alla produzione di repertori architettonici ed urbani, riferiti alle
modalità di intervento adottate nel Regno Unito e in Spagna, per mezzo di uno
studio sistematico dei più significativi progetti realizzati. Questo approfondimento è
stato arricchito dall’esperienza diretta di studio e di ricerca condotta, nel 2009,
presso il Cambridge City Council e il Greenwich City Council e nel 2010 presso la
Escuela Tecnica de Arquitectura della città di Valladolid , in Spagna.
La terza finalizzata alla definizione di modelli di indagine e ipotesi di progetto,
sperimentati su quartieri di ERP gestiti dall’Istituto Autonomo Case Popolari della
Provincia di Avellino (IACP-Av). [a cura dell'autore] | en_US |