К вопросу о дантовских влияниях в ранней поэзии Вяч. Иванова (1904-1919): поэтика прозрачности и отражения
Abstract
Nel presente articolo vengono analizzate le poesie della prima fase artistica di Vjačeslav Ivanov (1904 – 1919), in particolare il ciclo Regno della Trasparenza e l’Epilogo alla melopea Čelovek, messi a confronto con alcuni passi della Commedia di
Dante in originale e nella traduzione dello stesso Ivanov (I canto del Purgatorio). A
Ivanov, uno dei più esperti conoscitori dell’opera dantesca nella Russia dell’epoca,
furono cari le metafore visive del Purgatorio e del Paradiso e il tema della luce,
cruciale nella poesia della terza cantica. Nel mio contributo prendo in esame alcune
strutture poetiche ivanoviane che probabilmente furono ispirate alle immagini dantesche (come la simbologia delle pietre preziose, la metafora del bere la luce con gli
occhi, il motivo dei cari nel concilio universale dell’umanità), immagini, spesso
ignote agli altri poeti della cerchia di Ivanov e pertanto raramente confrontate dagli
studiosi del simbolismo russo con l’apparato metaforico e simbolico dell’opera
ivanoviana.
URI
http://www.europaorientalis.it/http://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/3957
http://dx.doi.org/10.14273/unisa-2177