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dc.contributor.authorPrimicerio, Francesca
dc.date.accessioned2020-03-25T08:19:19Z
dc.date.available2020-03-25T08:19:19Z
dc.date.issued2019-04-15
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/4285
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-2491
dc.description2017 - 2018it_IT
dc.description.abstractIl progetto di riqualificazione delle strutture per la salute rappresenta una valida occasione per restituire un servizio essenziale ad un intero contesto territoriale. Ma, ancora di più, la qualità progettuale/architettonica rappresenta uno degli elementi chiave per il successo di una struttura ospedaliera e per la corretta erogazione di un servizio sanitario. In Italia, principalmente nel meridione, le sedi ospedaliere pubbliche sono caratterizzate da grandi carenze di carattere funzionale e di fatiscenza delle costruzioni. Il veloce progresso della medicina, le tecnologie in evoluzione, le nuove patologie sono solo alcune delle motivazioni che guidano la spinta innovativa del settore ospedaliero, comportando il superamento dei vecchi modelli tipologici di ospedali. Le strutture sanitarie contemporanee si trovano, oggi, ad affrontare notevoli cambiamenti; nate come luoghi dove ospitare, poi curare, oggi esse sono elementi complessi tenuti a relazionarsi con l’uomo, l’ambiente e il contesto sociale in cui si inseriscono, richiedendo, così, risposte specifiche a livello dimensionale, funzionale e tecnologico. Il seguente lavoro, nello specifico, focalizza l’attenzione sull’edilizia ospedaliera pediatrica, con l’obiettivo di contribuire a migliorarne la qualità, il comfort e l’efficienza, con specifica attenzione alle esigenze dei bambini, e di ostacolare gli eventuali processi di obsolescenza di tali edifici. A tal proposito, si propone un nuovo strumento per la valutazione della qualità di tali strutture, sintesi funzionale di tre specifici criteri/obiettivi, ovvero Umanizzazione, Sostenibilità e Flessibilità, indagando a tre livelli di scala (Sistema urbano, Sistema edificio e Sistema degli spazi interni). Lo strumento proposto analizza un insieme di soluzioni architettoniche, rivolte alla massima efficienza dell’organismo edilizio, rappresentate da una serie di categorie ed indicatori per ciascuno dei tre criteri. L’approfondimento della letteratura, delle normative di riferimento, delle nuove esperienze e delle tendenze progettuali di settore hanno portato all’individuazione dei tre criteri sopradetti. Il riconoscimento dell’“Umanizzazione” come criterio rappresenta la precisa volontà di voler porre, nel contesto in esame, al centro dell’attenzione le esigenze ed il benessere del bambino e di tutti gli utenti dell’ospedale; aspetto, questo, che fonde i concetti di psicologia ambientale ed architettura. Spazi interni progettati sui bisogni del bambino, percorsi semplici, chiari e ben identificabili, elementi di arredo che rinforzino il valore di luogo di incontro e di scambio relazionale, giochi di colore e di suoni, il contatto visivo con l’ambiente naturale, rappresentano aspetti salienti che possono portare ad un’ottimale gestione dello stress psico-fisico-sociale della condizione pediatrica. Il termine “Sostenibilità” abbraccia un concetto molto ampio e complesso. In questa sede si intendono affrontare solo gli aspetti riguardanti i caratteri ambientali e sociali, nell’ottica che le strutture per la salute debbano essere in grado di rendersi non solo sostenibili ma, soprattutto, testimoni di sostenibilità. La “Flessibilità” rappresenta un concetto chiave. L’individuazione di tale criterio nasce dalla cognizione che l’edilizia ospedaliera debba essere capace di adattarsi alle molteplici e nuove esigenze e sopravvivere nel tempo riconfigurando in itinere, eventualmente, l’assetto interno ed esterno e/o intervenendo in maniera semplificata sul sistema tecnologico che governa lo spazio. L’indagine pilota ha ad oggetto 2 strutture sanitarie: - l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze è ad oggi l’Ospedale Pediatrico del Centro Italia più efficiente e all’avanguardia e che vede accogliere tra i suoi pazienti bambini provenienti da tutte le Regioni italiane. - l’Ospedale Pediatrico Pausilipon di Napoli è considerato, in Italia, tra le strutture sanitarie più solide nel campo dell’emergenza, della cura e della diagnostica specialistica pediatrica. In considerazione delle peculiarità relative alle attività svolte, in particolare nel campo oncologico, si è ritenuto interessante considerarlo come caso studio. Per garantire cure adeguate “a misura di bambino” sono necessari sforzi su più fronti e, poste tali premesse, occorre chiarire che lo strumento di valutazione proposto vuole diventare utile e permettere di avere una scala di misurazione della qualità tale da supportare, in modo sistematico, le scelte progettuali dal punto di vista tecnologico, costruttivo, funzionale e formale ai fini di un’opportuna riqualificazione degli ospedali pediatrici. [a cura dell'autore]it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversita degli studi di Salernoit_IT
dc.subjectRiqualificazione e adeguamentoit_IT
dc.subjectOspedali pediatriciit_IT
dc.titleUno strumento per la progettazione, riqualificazione e adeguamenti degli ospedali pediatriciit_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurICAR/10 ARCHITETTURA TECNICAit_IT
dc.contributor.coordinatoreFraternali, Fernandoit_IT
dc.description.cicloXXXI cicloit_IT
dc.contributor.tutorSicignano, Enricoit_IT
dc.contributor.cotutorDi Ruocco, Giacomoit_IT
dc.identifier.DipartimentoIngegneria Civileit_IT
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