Stanislao Marchisio: un commerciante a teatro
Abstract
Nell’articolo si indaga la figura di Stanislao Marchisio (1773-1859), ‘uomo di teatro’ torinese, di professione commerciante, fondatore dell’Accademia filodrammatica di Torino, nella quale svolse l’attività non solo di autore, ma anche di primo attore, sceneggiatore e regista (o meglio ‘concertatore’). Marchisio compose due tragedie (“Saffo” e “Mileto”), ispirate ad Alfieri, e numerose commedie (tra le quali spiccano “L’inimico delle donne”, “I cavalieri d’industria” e “La vera e la falsa amicizia”), nelle quali si ravvisa invece l’influenza goldoniana. Oltre ai brani più interessanti delle opere teatrali, nell’articolo sono analizzate alcune tirate polemiche presenti nei peritesti (nelle quali Marchisio si scaglia contro le rappresentazioni non autorizzate, le pubblicazioni abusive fondate su copioni ‘contraffatti’ e l’assenza di professionalità degli attori), che risultano essere un significativo documento per inquadrare il panorama teatrale piemontese (e non solo) di inizio Ottocento, perché l’autore aveva lavorato sia con le compagnie itineranti sia con quelle «privilegiate» (prime fra tutte la compagnia Fabbrichesi, detta «vicereale», e la compagnia Reale Sarda). The article analyzes the figure of Stanislao Marchisio (1773-1859), Turin’s dealer and “man of theater”, who founded in 1801 the Academia filodrammatica in Turin, in which he held the role of author, actor, screenwriter and “director” (nay “concertatore”). Marchisio composed two tragedies inspired by Alfieri (‘Saffo’ and ‘Mileto’) and numerous comedies inspired by Goldoni (among which stand out ‘L’inimico delle donne , I cavalieri d’industria e La vera e falsa amicizia’). The article analyzes the most interesting passages of the plays and polemical writings present in the preface, in the afterword and in the dedicatory letters, in which Marchisio criticizes unauthorized preformances, abusive publications based on ‘counerfeit’ scripts and the lack of professionalism of the actors. These writings are an important document to investigate the Piemontese (and not only) theatrical panorama in the early nineteenth century: in fact, author had worked with both itinerant and «privileged» companies (first of all Fabbrichesi company, called «vicereale», and the Royal Sardinian company).