Due apostati della ragione: Sciascia, Eco e la scomparsa della verità
Abstract
Il contributo propone – attraverso una rilettura del “Contesto” di Sciascia, parodia del potere, della giustizia iniqua, della politica e della rivoluzione, del romanzo giallo in chiave meta-testuale – una comparazione tematica tra l’opera di Sciascia e quella di Umberto Eco. Da alcuni temi ricorrenti nella narrativa dei due autori – la presenza del poliziesco in chiave parodica, la forza del falso che produce verità nella storia – scaturisce un ritratto inedito di due scrittori sempre indecisi tra finzione e verità, come i loro personaggi. Non ci sono vincitori né vinti nei loro romanzi. E tanto il razionalista Eco, quanto il contraddittorio e paradossale Sciascia, indeboliscono la verità del razionalismo optando per una cauta eresia. E alla fede nella ragione preferiscono l’apostasia. The present study – thanks to a reinterpretation of Sciascia’s ‘Il contesto’ as a parody of power, unfair justice, politics, revolition, and the detective novel with a meta-textual perspective – proposes a thematic comparison between Leonardo Sciascia and Umberto Eco. Indeed, from some recurring themes in the narrative of the two authors (e.G. the deteective novel in a aparodic wway o the power of the fake which produces the truth in history), springs a brand new presentation of the two autors, always lingering between fictioon and truth, exactly as their characters do. In their novels there are no winners or losers. Both Eco (the relationalis) and Sciascia ( the contradictory and paradoxical), undermine the truth of retionalism by choosing a cautious heresy. And to the faith in reason they prefer apostasy.