Fotogrammi a «cartelli» nel «Work in regress» di Liberovici-Sanguineti
Abstract
Il saggio prende in esame la video-installazione Work in regress (2006) nella quale Edoardo Sanguineti torna a collaborare con il compositore Andrea Liberovici e, vestendo ancora una volta i panni del «poeta al cinema», si diverte a dare vita a un abile esperimento di montaggio tra spezzoni di film sul tema della fabbrica e didascalie militanti.