Il tutore volontario dei minori migranti: una figura nuova ma poco attrattiva
Abstract
Le difficoltà di governance del fenomeno migratorio in parte sono
imputabili a una disciplina disorganica e armonizzata al minimo, per consentire agli
Stati membri di bilanciare l’accoglienza con le esigenze di sicurezza. Il disagio è
acuito nella migrazione di minori stranieri non accompagnati, fenomeno in crescita
per frequenza e intensità. Le pronunce di condanna dei giudici europei per violazione
diretta e indiretta dei diritti umani documentano l’inefficacia della funzione di
protezione e rappresentanza attribuita al tutore volontario, ufficio distinto dalla tutela
civilistica, ma poco attrattivo per la palese contraddizione tra la professionalità della
funzione e la natura volontaria dell’ufficio The difficulties in managing migratory flows are partly attributable to a
disorganized and minimally harmonized regulation, to allow member states to
balance reception with security needs. The hardship is exacerbated in the migration
of unaccompanied foreign minors, a phenomenon growing in frequency and intensity.
The judgements of European courts on direct and indirect violations of human rights
document the ineffectiveness of the protection and representation function attributed
to the unpaid guardian, an office distinct from civil guardianship, but unattractive due
to the obvious contradiction between the professionalism of the function and the
voluntary nature of the office.