«M’insegnavate come l’uom s’etterna». Per una didattica della salvezza nella ‘Commedia’
Abstract
Scegliere di rendere la sua salvezza un fatto
tutt’altro che individuale e ammettere che essa
passi attraverso un processo di edificazione formativa ‘guidata’ è una trasposizione concreta
del modo dantesco di intendere la dimensione
culturale. Nelle prime parole che Dante rivolge
al poeta latino, l’urgenza di essere salvato si
scioglie in un grido, «Miserere di me», che fa
coincidere l’inizio del cammino nell’ammissione sincera e autentica del bisogno di misericordia, ovvero con la necessità di riempire un
vuoto e soccorrere una condizione di povertà
(insita nella radice mĭsĕsr) che richiede di essere colmata.
PAROLE CHIAVE: Didattica, salvezza, discepolo,
maestro
URI
http://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2022/02/gennaio2022-05.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7340