Istorie, né men faole, o novelle: le raccolte atipiche di Cademosto, Brevio e Molza
Abstract
Le raccolte di novelle di Cademosto, Brevio e Molza, attivi a Roma nella prima metà del Cinquecento, sono accomunate dal rapporto dialettico con il modello decameroniano. Assente è la cornice: quel ‘sottogenere’ che, negli altri novellieri, origina la narrazione e che qui, invece, si dissolve. Questo saggio esplora come i tre autori reinterpretano l’archetipo boccacciano, riflettendo le tensioni di un contesto sociale frammentato. The novella collections of Cademosto, Brevio and Molza, which were active in Rome in the first half of the 16th century, share a dialectical relationship with the Decameronian model. The frame, the ‘sub-genre’ that gives rise to the narrative in other novelists, is here dissolved. This essay explores how the three authors reinterpret the Boccaccio archetype, reflecting the tensions of a fragmented social context.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2025/02/sinestesieonline_45_gennaio2025_verde.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8254