Potere centrale e poteri periferici nell'Italia longobarda
Abstract
Nella storiografia sul regno dei longobardi in Italia è stata da sempre prevalente una chiave di lettura che ha interpretato quella particolare costruzione politica come una realtà strutturalmente contraddistinta da una scarsa coesione interna e animata da costanti spinte centrifughe, con una potestà regia debole di fronte all’assemblea (thinx) del popolo-esercito degli arimanni-exercitales, autentica sede del potere, e all’aristocrazia di stirpe e incapace perciò di dar vita a una compagine statuale solida, a differenza di altre coeve esperienze dell’Occidente post-imperiale, come quella dei franchi o quella dei visigoti nella penisola Iberica.