Panel 8 – Fare e comunicare la storia nella realizzazione di percorsi espositivi. Alcune esperienze.
Data
2021Autore
Rosati, Claudio
Bartolini, Stefano
Perugi, Francesca
Cutolo, Francesco
Metadata
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Tre esposizioni di argomento storico si prestano a una riflessione su pratiche di divulgazione
che nascono all’interno di gruppi di storici. La novità è proprio nella loro partecipazione alla costruzione del percorso espositivo e non solo all’elaborazione dei contenuti.
Partiamo dalle origini. La mostra Il futuro dell’Europa nel pensiero e nell’opera di Carlo Maria
Martini nasce a seguito di un dottorato di ricerca che ha, in questo modo, un esito abbastanza
insolito. Aggiunge un nuovo medium a quello più canonico della pubblicazione. Le cicatrici della vittoria è l’ultima di tre esposizioni sulla Prima Guerra Mondiale a Pistoia, cadenzate nell’arco
di tre anni. Le tre mostre sono state sostenute da una ricerca e da una ricognizione d’archivio
svolte da storici dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Pistoia e
dell’Associazione Storia e Città. La chiave a stella si pone, invece, come un’espressione della
missione della Fondazione Valore Lavoro della Cgil. Nasce, quindi, rispetto alle altre due,
all’interno di un programma di politica dell’istituzione. Per tutte le mostre la scelta tematica è legata, non a una programmazione di eventi espositivi, in quanto tali, ma a un calendario civile (il
cinquantesimo anno di attività del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano, la ricorrenza del centenario della prima guerra mondiale, la festa dei
lavoratori). In questo senso sembrano consolidare la pratica di una declinazione espositiva dei
temi proposti dal calendario civile rispetto ad altre forme come la cerimonia o il convegno. Nel
progetto delle tre esposizioni è prevalente, come si è detto, l’apporto degli storici che hanno, tuttavia, dialogato con altri professionisti, dal grafico al museologo, dall’architetto all’artista.