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Panel 1 – Il racconto della Resistenza dai documenti alla rete: ricerca, digitalizzazione, disseminazione e open data
dc.date.accessioned | 2025-07-01T10:22:22Z | |
dc.date.available | 2025-07-01T10:22:22Z | |
dc.description | M. Andria, “Panel 1 – Il racconto della Resistenza dai documenti alla rete: ricerca, digitalizzazione, disseminazione e open data”; “L’archivio di Peppino Gracceva. Il riordinamento e l’inventariazione in una prospettiva di rappresentazione nel mondo wiki” (C. Damiani); “Restituire la storia di Peppino Gracceva. Il Maresciallo rosso torna a parlare ai giovani: un’esperienza di PCTO con i progetti Wikimedia” (A. Boccone); “Il Corpus in documentario in Linked Open Data di Giuseppe Gracceva” (R. Rivelli); “Emma Gervasio: la dattilografa del Banco di Napoli e le Quattro Giornate” (G. Guida) in AIPH 2020 - Book of Abstract, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2021, pp. 3-25 | it_IT |
dc.description.abstract | Nella Roma occupata dalle truppe naziste, di grande rilievo è il ruolo assunto dal partigiano socialista Giuseppe Gracceva, comandante militare delle Brigate Matteotti, al quale si devono azioni memorabili di quei nove mesi di terrore e di lotta, come, fra le altre, il coordinamento operativo della rocambolesca evasione dal braccio della morte di Regina Coeli (24 gennaio 1944) di due futuri presidenti della Repubblica, Sandro Pertini e Giuseppe Saragat. Segnalato dalla polizia fascista fin dalla metà degli anni Venti e più volte arrestato per attività di propaganda comunista, alle soglie del conflitto mondiale Gracceva aveva lasciato il partito dopo il patto di non aggressione fra il Reich e l’Unione Sovietica, abbracciando la fede socialista e militando in clandestinità al fianco di Giuliano Vassalli, Pietro Nenni, ecc. Dopo l’8 settembre si era distinto per alcune fra le più temerarie azioni di sabotaggio, coordinate d’intesa con l’intelligence alleata – quali l’esplosione alla stazione Ostiense di un convoglio tedesco carico di munizioni – guadagnandosi sul campo l’appellativo di Maresciallo Rosso. Colpito dal proiettile di un mitra e operato con mezzi di fortuna in casa del medico Alfredo Monaco, è catturato dalle SS nella primavera del ’44 e condotto nel famigerato carcere di via Tasso, quartier generale di Kappler, dove sono segregati in quegli stessi giorni Bruno Buozzi, Luciano Ficca, Arrigo Paladini, Milaide Riccio, Sergio Ruffolo, Carlo Salinari, Antonello Trombadori, Giuliano Vassalli. e tanti altri; e dove non pochi reclusi muoiono per i ripetuti pestaggi dei carnefici. Qui Gracceva, pur avendo subito per oltre quaranta giorni ogni sorta di torture nel corso di estenuanti interrogatori durati anche dodici ore, resiste e non parla. Ai primi di giugno, dopo l’entrata delle truppe angloamericane nella Capitale, scampato per puro caso all’eccidio della Storta, riesce a fuggire e a mettersi in salvo, per poi unirsi, con Pertini, alle brigate partigiane del Settentrione ancora occupato. Membro della Consulta, Gracceva fece anche parte della delegazione che presentò a Umberto II l’esito ufficiale del referendum, imponendo all’ex sovrano la via dell’esilio. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.rights | CC BY-ND 4.0 | it_IT |
dc.relation.ispartofjournal | AIPH 2020 - Book of Abstract | it_IT |
dc.identifier.citation | Marcello Andria, “Panel 1 – Il racconto della Resistenza dai documenti alla rete: ricerca, digitalizzazione, disseminazione e open data” in AIPH 2020 - Book of Abstract, AIPH - Associazione Italiana di Public History, 2021, pp. 3-25 | it_IT |
dc.title | Panel 1 – Il racconto della Resistenza dai documenti alla rete: ricerca, digitalizzazione, disseminazione e open data | it_IT |
dc.source | UniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneo | it_IT |
dc.contributor.author | Andria, Marcello | |
dc.contributor.author | Damiani, Concetta | |
dc.contributor.author | Boccone, Alessandra | |
dc.contributor.author | Rivelli, Remo | |
dc.contributor.author | Guida, Gloria | |
dc.date.issued | 2021 | |
dc.identifier.uri | https://aiph.hypotheses.org/10613 | it_IT |
dc.identifier.uri | http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8368 | |
dc.publisher | AIPH - Associazione Italiana di Public History | it_IT |
dc.type | Other | it_IT |
dc.format.extent | P. 3-25 | it_IT |
dc.identifier.isbn | 9788894410839 | it_IT |
dc.subject | Archivio | it_IT |
dc.subject | Digitalizzazione | it_IT |
dc.subject | Giuseppe Gracceva | it_IT |
dc.subject | Public History | it_IT |
dc.subject | Resistenza | it_IT |
dc.subject | Resistenza italiana | it_IT |
dc.subject | Didattica | it_IT |
dc.subject | Archivi privati | it_IT |
dc.subject | Fondi speciali | it_IT |
dc.subject | Wikipedia | it_IT |
dc.subject | Wikimedia Commons | it_IT |
dc.subject | Progetti Wikimedia | it_IT |
dc.subject | Linked Open Data | it_IT |
dc.subject | Wikidata | it_IT |
dc.subject | Banco di Napoli | it_IT |
dc.subject | Emma Gervasio | it_IT |