AIPH 61 – Il peso dell’identità al vaglio del medievista. Confronto, integrazione e convivenza delle molte alterità del Mezzogiorno medievale
Data
2020Autore
Galdi, Amalia
Loffredo, Mario
Tagliente, Antonio
Metadata
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La contemporaneità offre più di uno stimolo alla riflessione degli storici, spingendoli ad interrogarsi su alcuni processi in atto nel mondo attuale, nel tentativo di interpretarli avvalendosi delle proprie conoscenze ed esperienze scientifiche. A un tale compito non può sottrarsi il medievista, al quale non sfugge quanto il presente evochi – con ovvie differenze di contesto – quegli aspetti di contaminazione, meticciato, dialettica tra scontro e convivenza propri dei secoli medievali, protagonisti di ricorrenti ondate migratorie e di una ininterrotta circolazione di uomini e culture. Fenomeni drammaticamente attuali: oggi migliaia di persone alla ricerca di una vita migliore si muovono dai paesi più devastati dalla povertà e dalle guerre per raggiungere, a costo della vita, terre più ricche che, spesso solo illusoriamente, promettono un futuro di maggiore dignità. Con tutto ciò che ne consegue, non ultimo il fatto che consistenti porzioni della popolazione occidentale, in nome di una presunta e monolitica identità (parola quanto mai vaga e generica se non le si attribuisce la dinamicità e la complessità che sono proprie), avvertono questi ingressi massici di “stranieri” come pericolosi sotto molteplici punti di vista. Circostanze ovviamente note e che spingono ad interrogarsi sulla percezione che l’Occidente ha dell’”altro” da sé, del diverso, culturalmente e fisicamente. In questa direzione lo studio delle forme di incontro/scontro tra culture diverse nel Mezzogiorno medievale, area geografica che più di altre – per ragioni storiche e geografiche - fu esposta all’ingresso di “stranieri” provenienti da tutto il Mediterraneo (spesso motivati dalle stesse ragioni che muovono i migranti di oggi), può essere un terreno privilegiato di riflessione sul rapporto tra gli autoctoni e gli “altri”, attraverso uno studio delle fonti che ne metta anche in luce l’immagine percepita e rappresentata dell’alterità. In modo particolare, nel panel che qui si propone saranno analizzati forme e caratteri dell’incontro/scontro con alcune comunità specifiche (saraceni, ebrei, slavi) nel Mezzogiorno medievale, nella convinzione che ciò possa portare un contributo alla riflessione odierna sul rapporto con lo “straniero”, benché calata in un mondo, quello medievale, in cui era sconosciuto il concetto moderno di “tolleranza”.