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dc.date.accessioned2025-07-02T12:36:45Z
dc.date.available2025-07-02T12:36:45Z
dc.descriptionI. Pizzirusso, “AIPH 40 – Giocare la storia in città: divulgazione, apprendimento e riappropriazione del territorio attraverso gli urban games”; “Giocare con la storia: possibilità e rischi” (G. Sorrentino); “Dallo spazio urbano al gioco urbano storico” (G. Uberti); “Echi resistenti. Urban game sulla liberazione a Modena” (S. Lotti); “Giocare una biografia storica: il caso di Milano45” (I. Pizzirusso) in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 171-175it_IT
dc.description.abstractProcedendo attraverso una serie di molteplici codificazioni di materiali (documenti, risorse, testimonianze etc.), ricerca e divulgazione storica operano già un processo di narrativizzazione, per quanto vincolato dal percorso tracciato dalle fonti e guidato da coerenza, conoscenza e intelligenza. Abbinare quindi forme narrative alla storia appare logico e naturale, come la grande diffusione della letteratura di genere ci ha mostrato. Il gioco rappresenta da questo punto di vista un ulteriore salto in avanti in grado di superare la narrazione tradizionale, che per altro anche nel campo storico sembra non essere più sufficiente. Le simulazioni - ovvero la parte che rende il game interattivo, distinguendolo da altre forme di narrazione passiva quali la letteratura - diventano quindi importanti strumenti di coinvolgimento del pubblico. La loro genesi tuttavia è complessa, in quanto rappresentano modelli semplificati del reale, che contengono pregiudizi, presupposti e premesse che vanno esaminate, discusse, criticate. L’esito non è il semplice resoconto di un evento, bensì un nuovo evento che condivide diverse affinità con l’”originale”, ma che costituisce, allo stesso tempo, qualcosa di nuovo e differente. Tra le modalità di gioco applicato alla storia, l’urban game è una delle più interessanti. Esso infatti non solo permette di raccontare vicende specifiche e valorizzare patrimoni documentari in maniera attraente e avvincente, ma possiede in aggiunta la virtù di costruire (o ricostruire) un legame tra il pubblico e il territorio, ridefinendo e risignificando luoghi che hanno a che fare con la quotidianità dei cittadini e che sono allo stesso tempo carichi di contenuti storici spesso ignoti o dimenticati.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalInvito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.identifier.citationIgor Pizzirusso, “AIPH 40 – Giocare la storia in città: divulgazione, apprendimento e riappropriazione del territorio attraverso gli urban games” in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 171-175it_IT
dc.titleAIPH 40 – Giocare la storia in città: divulgazione, apprendimento e riappropriazione del territorio attraverso gli urban gamesit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorPizzirusso, Igor
dc.contributor.authorSorrentino, Gabriele
dc.contributor.authorUberti, Giorgio
dc.contributor.authorLotti, Silvia
dc.date.issued2020
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/9076it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8395
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 171-175it_IT
dc.identifier.isbn9788894410808it_IT
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