Panel 26 - Storia e memoria del Covid-19: percorsi tra Public History, rapid response collecting e ricerca
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Data
2022Autore
Zanatta, Sara
Bolzon, Irene
Toss, Michele
Socrate, Francesca
De Moura Delfim Maciel, Ana Carolina
Rufatto Ferreira, João Felipe
Metadata
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L’esperienza della pandemia da Covid-19 ha, sin dalle prime settimane, posto inedite
sfide epistemologiche alle scienze umane. Oltre ad aver impattato sul mondo della
ricerca dilatandone i tempi e imponendo la chiusura dei luoghi della cultura, ha posto
nuovi interrogativi sui rapporti tra il passato e il presente, sui temi attorno ai quali si sono
concentrati i processi di memoria collettiva e, soprattutto, sulle priorità di ricerca rivelate
dalla produzione storiografica degli ultimi decenni.
Da questi interrogativi e dalla consapevolezza di aver relegato a un ruolo marginale gli
studi sulle catastrofi e le pandemie del passato recente è nato uno spontaneo movimento
globale di ricerca che ha coinvolto ricercatori e istituzioni culturali impegnati nel creare
raccolte di fonti capaci di raccontare l’esperienza del Covid-19. Più o meno consapevolmente
è stata dunque adottata e perfezionata su scala globale la strategia della rapid response
collecting, praticata ormai da diversi anni da alcune delle più prestigiose realtà museali al
fine di documentare e interpretare i cambiamenti sociali e politici mentre questi accadono.
Il panel vuole focalizzare l’attenzione su alcune esperienze di ricerca avviate in Italia
e che hanno coinvolto singoli ricercatori e istituzioni museali. Alcuni case study, quelli
del MeVe-Memoriale Veneto della Grande Guerra, della Fondazione Museo Storico del
Trentino, di ricerche sviluppatesi all’interno di AISO, Associazione Italiana di Storia
Orale e di indagini condotte dall’Università Statale di Campinas (Brasile), permetteranno
in particolar modo di riflettere su alcuni nodi critici: l’impostazione dei progetti di ricerca;
le modalità di coinvolgimento dei pubblici; gli scarti tra documentazione del presente e la
metodologia propria della storia del tempo presente; i problemi posti dall’essere al contempo
ricercatori e testimoni; l’impatto del discorso pubblico sul piano della rappresentazione
sociale e dell’autorappresentazione; la conservazione e restituzione degli esiti della ricerca
secondo una prospettiva partecipativa.