AIPH 29 – Il Medievista come Public Historian
Data
2020Autore
Salvatori, Enrica
Facchini, Riccardo
Valenti, Marco
Paperini, Marco
Cardini, Franco
Metadata
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I partecipanti intendono ragionare su come effettivamente debba e possa operare il
medievista per agire in maniera seria ed efficace, con i diversi pubblici, su come sia corretto
e utile attualizzare determinate tematiche o usare l’attualità per ricondurre il ragionamento
alla complessità del medioevo. Ci chiediamo se è possibile indicare delle linee guida e
proporre suggerimenti su come affrontare con un ottica di “storia pubblica” il passato di
un territorio fortemente caratterizzato dall’epoca medievale e documentato da buone fonti
dell’età di mezzo come è quello italiano. Da un lato è emersa ormai la consapevolezza si
devono mettere in campo diversi strumenti, digitali e non, attività sul campo e iniziative
diverse per rendere partecipi le comunità del loro patrimonio culturale e in questo modo
provocare una reazione di tutela e valorizzazione del stesso, dall’altro tale “attività” è
ostacolata da alcuni fattori frenanti quali l’incompleta preparazione del giovane medievista
ad agire come public historian, la immaturità del mercato a recepire il public historian
come figura professionale, la resistenza dell’accademia ad accogliere la PH.