AIPH 14 – Percorsi tra le fonti della storia: il ruolo delle biblioteche tra oralità e risorse digitali, tra aggregazione e restituzione al pubblico
Data
2020Autore
De Vecchis, Chiara
Urru, Patrick
Viero, Monica
Paglia, Gabriele
Catalani, Luigi
Metadata
Mostra tutti i dati dell'itemAbstract
La “nuova biblioteconomia” di stampo anglosassone nell’ultimo decennio ha largamente
diffuso un concetto di biblioteca come “conversazione” tra saperi - volta alla circolazione
delle idee - e luogo di mediazione tra collezioni documentarie e comunità di riferimento,
quest’ultima venendo a rappresentare il principale patrimonio della biblioteca stessa e il
più importante polo di attenzione per il bibliotecario nel suo lavoro di mediatore.
In relazione all’attività e alla mission delle biblioteche è dunque invalso un concetto
di “facilitazione” della conoscenza, che però non implica divulgazione o banalizzazione,
impone anzi di individuare modalità anche innovative per trasmettere competenze
sull’interpretazione e il corretto utilizzo delle fonti, in accezione estesa: sia le fonti che le
biblioteche istituzionalmente raccolgono, trattano, custodiscono e trasmettono, sia le fonti
esterne alla biblioteca stessa, alle quali proprio la biblioteca è chiamata a orientare il pubblico.
Il panel propone di esemplificare, attraverso tre diversi progetti (attuati a Bolzano, a Venezia
e a Potenza), esperienze di raccolta e lavoro sulle fonti, ideate e condotte da biblioteche.
Punto di forza per l’approccio della public history, oltre alla varietà tipologica delle
biblioteche coinvolte e delle fonti considerate, è il dialogo che i progetti stabiliscono tra
biblioteche e università, biblioteche e città, biblioteche e scuola, promuovendo rielaborazione
e riuso delle informazioni e soprattutto diffondendo metodi per la ricerca storica, presso
un pubblico di non specialisti ma anche, potenzialmente, rivolgendosi agli specialisti di
domani.