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AIPH 7 – Agli albori della PH scolastica in Italia
dc.date.accessioned | 2025-07-04T10:22:58Z | |
dc.date.available | 2025-07-04T10:22:58Z | |
dc.description | C. Betti, “AIPH 7 – Agli albori della PH scolastica in Italia”; “Treno della Memoria. Un progetto di Public History come mezzo per l’inclusione sociale delle minoranze” (L. Bravi); “La Resistenza raccontata a scuola dai suoi protagonisti” (S. Oliviero, F. Bellacci) in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 35-38 | it_IT |
dc.description.abstract | Sull’onda della contestazione studentesca, nel mondo universitario, scolastico e in specie in quello pedagogico, si è aperta a partire dagli anni Settanta una stagione di serrato confronto, oltre che sui ruoli e sui cosiddetti rapporti di potere in ambito educativo, anche sui contenuti, sulle metodologie, le didattiche delle discipline. Il focus si appuntava il più delle volte, non a caso, sui contenuti che, si diceva, venivano dispensati dai docenti come dai libri di testi, in modo autoritario, ovvero proposti come indiscutibili, pur essendo ideologicamente orientati, tali cioè da riflettere il solo punto di vista della classe dominante, con l’ovvio intento di conformazione. Contro tale linea di tendenza e contro il potere delle cosiddette vestali del sapere, ovvero i docenti, si invocava, con forza, una didattica che ponesse al centro dell’insegnamento/apprendimento degli studenti, ma anche degli alunni in genere, la ricerca, come nuovo modus operandi, più idoneo a contrastare l’opacità e la “manipolazione” dei contenuti. Si auspicava, in breve, l’utilizzazione di molteplici fonti e l’attivazione di una rete di contatti e di interlocutori esterni alla scuola o all’università, intellettuali ma anche gente comune, così da avere maggiori garanzie di autenticità, imparando nel contempo a dubitare della cosiddetta oggettività dei libri e del sapere codificato altrove. Non a caso La ricerca come antipedagogia di Francesco De Bartolomeis, uscito nel marzo del 1969, nel gennaio del 1970 era già alla sua terza edizione, diventando un vero e proprio bestseller, fatto quanto mai raro per un testo di pedagogia. Sull’onda di questa denuncia molte prassi didattiche furono all’epoca riviste, da una minoranza inizialmente ma in un processo in progress che, fra le altre innovazioni, porterà a richiedere e ad ottenere di sostituire i libri di testo con materiale librario alternativo, ad accogliere nella scuola la storia e la memoria di soggetti un tempo interdetti, come i partigiani, ritenuti insieme ai sindacalisti, divisivi, ma anche rappresentanti delle minoranze - rom, ebrei, malati di mente e via dicendo - in un processo di apertura e di democratizzazione della istituzione scolastica e dell’università, ma anche dei saperi, quello storico in primis. L’intento è in sintesi quello di ricostruire il processo di riconsiderazione e di pubblicizzazione della storia che non è stato, soprattutto all’inizio, esente da errori o fraintendimenti, ma che ha permesso di sperimentare, sul campo, il significato di comunità educante, nella scuola come nell’università, in un clima senza dubbio più propizio alla crescita, alla diffusione e alla democratizzazione della cultura in generale e della storia in particolare. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.rights | CC BY-ND 4.0 | it_IT |
dc.relation.ispartofjournal | Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History | it_IT |
dc.identifier.citation | Carmen Betti, “AIPH 7 – Agli albori della PH scolastica in Italia” in Invito alla Storia. Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, 24-28 giugno 2019, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2020, pp. 35-38 | it_IT |
dc.title | AIPH 7 – Agli albori della PH scolastica in Italia | it_IT |
dc.source | UniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneo | it_IT |
dc.contributor.author | Betti, Carmen | |
dc.contributor.author | Bravi, Luca | |
dc.contributor.author | Oliviero, Stefano | |
dc.contributor.author | Bellacci, Francesco | |
dc.date.issued | 2020 | |
dc.identifier.uri | https://aiph.hypotheses.org/9076 | it_IT |
dc.identifier.uri | http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8454 | |
dc.publisher | AIPH - Associazione Italiana di Public History | it_IT |
dc.type | Other | it_IT |
dc.format.extent | P. 35-38 | it_IT |
dc.identifier.isbn | 9788894410808 | it_IT |