Panel 7 - Public History and Jewish Studies in Italy: le mostre nell’ottantesimo delle leggi razziali del 1938
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Date
2022Author
Catalan, Tullia
Brazzo, Laura
Edallo, Emanuele
Osti Guerrazzi, Amedeo
Perissinotto, Matteo
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In occasione dell’ottantesimo delle leggi razziste del 1938, vi è stato un proliferare in
Italia di mostre dedicate al tema delle persecuzioni, prodotte da enti pubblici, associazioni
culturali e da istituzioni ebraiche. Le celebrazioni miravano a consolidare una memoria
pubblica della persecuzione antisemita in Italia, attraverso nuovi linguaggi, soprattutto
digitali e forme alternative di narrazione, mettendo in luce le responsabilità del fascismo e
il ruolo della popolazione non ebraica. La possibilità di accesso a nuove fonti archivistiche
ha prodotto nuove ricerche sul tema stimolando così innovativi percorsi espositivi diversi
fra loro, fondati su approcci interdisciplinari, progettati da storici di professione, ma anche
da archivisti, insegnanti e studenti, potendo contare anche in alcuni casi sul coinvolgimento
delle comunità ebraiche.
In queste mostre la rappresentazione degli ebrei come vittime silenziose, così diffusa
nella memoria pubblica dei decenni precedenti, ha lasciato il campo alle storie individuali
e familiari, concentrandosi sulle varie forme di reazione e di resilienza adottate sia dalle
comunità ebraiche che dagli ebrei italiani come individui di fronte alle persecuzioni.
Il panel intende focalizzarsi, dopo un’introduzione generale alle esposizioni del
2018-2019, sulle mostre prodotte da centri, musei e fondazioni esperti in Jewish Studies e
in Holocaust Studies, affrontando le seguenti questioni: i percorsi di allestimento adottati e
i temi scelti; le fonti usate e la loro scelta in un’ottica di divulgazione; il ruolo svolto dagli
storici di professione in queste mostre; le tipologie di pubblico, la partecipazione delle
scuole e i feedback ricevuti dai visitatori.
Questo panel vuole essere infatti un contributo di riflessione sul ruolo degli Holocaust
Studies e dei Jewish Studies in Italia, tenendo conto anche della loro capacità o meno di
incidere sulla memoria pubblica in merito al razzismo fascista.