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AIPH 76 – La frontiera permeabile fra storia e letteratura: fonti, funzione sussidiaria e problematiche generali e di metodo
dc.date.accessioned | 2025-07-08T07:07:50Z | |
dc.date.available | 2025-07-08T07:07:50Z | |
dc.description | A. Botti, “AIPH 76 – La frontiera permeabile fra storia e letteratura: fonti, funzione sussidiaria e problematiche generali e di metodo”; “Storia e letteratura: aspetti problematici e questioni di metodo” (A. Botti); “Adeguamento della storia al suo pubblico: il passaggio dal romanzo storico alla telenovela nel caso latinoamericano” (I. Bajini); “La letteratura come narrazione complementare all’interpretazione storiografica: la costruzione identitaria e microstorica nel Norte messicano” (A. M. Marini); “Le rappresentazioni della criminalità italiana fra letteratura noir e storiografia” (L. Vergallo) in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 388-392 | it_IT |
dc.description.abstract | Il tentativo di definire ciò che la Public History rappresenta oggi in Italia interseca e rinnova l’antico tema del rapporto fra storia e letteratura. Nella letteratura, nel teatro e nella televisione – e in particolare nelle telenovelas - si registrerebbe una sospensione della realtà che media la iper-realtà della storia [Bajini]. Un'altra spiegazione del successo di testi letterali o teatrali a sfondo storico è la possibilità intrinseca, per il pubblico, di sperimentare il passato come contrasto o connessione con il presente, ciò che è naturalmente coerente con gli scopi principali della Public History. La composizione in forma letteraria è necessaria alla ricostruzione dell’immagine e dell’interpretazione storica, ma la dimensione storica in senso stretto sarebbe presente esclusivamente nel testo storiografico; oggi tuttavia questa ipotesi potrebbe apparire discutibile soprattutto nell’ambito della PH. Come sosteneva anche Georges Lefebvre, la storiografia ha un impianto strutturato su ipotesi plausibili e circostanziate, insomma su probabilità, dunque anche lo storico - di fatto - propone una ricostruzione parziale, soggettiva. Le fonti letterarie possono acquisire legittimità agli occhi degli storici, nel senso che la letteratura diventa oggetto storico anche quando manca di oggettività poiché diviene fonte in sé. Si può per esempio esplorare attraverso di essa una frazione di realtà storica, o analizzarne la ricezione coeva e al contempo la percezione attuale [Vergallo]. Anche nel lavoro storico i risultati non sono i fatti ma un racconto e una interpretazione di essi, anche nel contesto storiografico risultano pertanto necessarie precise strategie narrative. Narrare la realtà significa dunque ridurla e renderla intellegibile, processo che - ancora una volta - attiene intrinsecamente alla ricerca nel campo della PH. La società produce una serie di immagini del suo passato e una porzione di queste passa inevitabilmente attraverso la letteratura, la quale a sua volta non si dà al di fuori della storia. La frontiera tra esse è dunque porosa, e tale porosità è essenziale a una “pubblicità della storia”, una storia cioè capace di dialogare in termini storiografici con narrazioni “negate”, “acerbe” o “in costruzione” [Marini]. Il rapporto fra storia e letteratura persiste dunque nell’interrogare gli storici in generale - e soprattutto coloro che si occupano di PH - con domande nuove e capaci di stimolare riflessioni che paiono utili allo stesso tentativo di giungere a una o più definizioni della disciplina, oltre che a un suo fondamentale statuto (sui problemi di metodo insisterà il coordinatore Alfonso Botti). | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.rights | CC BY-ND 4.0 | it_IT |
dc.relation.ispartofjournal | Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History. Pisa, 11-15 giugno 2018 | it_IT |
dc.identifier.citation | Alfonso Botti, “AIPH 76 – La frontiera permeabile fra storia e letteratura: fonti, funzione sussidiaria e problematiche generali e di metodo” in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 388-392 | it_IT |
dc.title | AIPH 76 – La frontiera permeabile fra storia e letteratura: fonti, funzione sussidiaria e problematiche generali e di metodo | it_IT |
dc.source | UniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneo | it_IT |
dc.contributor.author | Botti, Alfonso | |
dc.contributor.author | Bajini, Irina | |
dc.contributor.author | Marini, Anna Marta | |
dc.contributor.author | Vergallo, Luigi | |
dc.date.issued | 2019 | |
dc.identifier.uri | https://aiph.hypotheses.org/7389 | it_IT |
dc.identifier.uri | http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8478 | |
dc.publisher | AIPH - Associazione Italiana di Public History | it_IT |
dc.type | Other | it_IT |
dc.format.extent | P. 388-392 | it_IT |
dc.identifier.isbn | 978889441081 | it_IT |
dc.subject | Narrazioni | it_IT |
dc.subject | Letteratura | it_IT |