Show simple item record

dc.date.accessioned2025-07-09T07:10:28Z
dc.date.available2025-07-09T07:10:28Z
dc.descriptionM. Vito, “AIPH 59 – Public Historians ante litteram: la lettura della contemporaneità tra tardo Medioevo e prima età moderna”; “Lorenzo Valla tra Public History e storia politica del XV secolo” (M. Vito); “Guicciardini e il ruolo politico dello storico. Un difficile connubio” (M. Scozio); “Gli History Plays di Shakespeare: un’idea di Public History?” (N. Sidoti) in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 294-297it_IT
dc.description.abstractNel panorama delle produzioni e degli studi di Public History è prevalente uno sguardo che si concentra sulla contemporaneità. Il contributo che si vuole apportare con questa proposta è di allargare la prospettiva cronologica e di ricercare “esperienze di Public History” in epoche precedenti: il tardo Medioevo, l’Italia del primo Cinquecento e l’Inghilterra elisabettiana. Il proposito è di analizzare tre figure diverse tra loro per epoca, formazione e attività, ma accomunate dall’utilizzo pubblico della Storia con finalità e modi specifici per i rispettivi periodi e contesti di appartenenza. L’obiettivo è di individuare degli elementi di Public History nei tre casi di studio, servendosi delle competenze del public historian. Nelle pagine di Guicciardini si legge la possibilità di attuare un difficile connubio tra il ruolo sociale dello storico e l’esperienza generata dalla conoscenza storica. Lo storico fiorentino riesce ad unire l’esperienza personale, acquisita durante i suoi numerosi incarichi, e l’esperienza indiretta che si ottiene dalla conoscenza della Storia. In lui si potrebbe, infatti, vedere un antecedente del ruolo pubblico del public historian. Le Histories di Shakespeare sono il tentativo del drammaturgo inglese di interpretare il presente attraverso le lenti del passato, suggerendo quindi al proprio pubblico una riflessione che muove dalla vicenda storica ma investe il presente e la realtà contemporanea. La falsa donazione di Costantino ha inciso sulla politica dell’epoca applicando gli studi storici ad un ruolo pubblico e politico. Attraverso l’opera di Lorenzo Valla si possono scorgere due elementi fondamentali: l’importanza della veridicità della storia e l’utilizzo politico che di essa già si faceva uso nel corso dell’ultimo XV secolo. Due aspetti che proprio un public historian deve anche oggi saper affrontare.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalMetti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History. Pisa, 11-15 giugno 2018it_IT
dc.identifier.citationMarco Vito, “AIPH 59 – Public Historians ante litteram: la lettura della contemporaneità tra tardo Medioevo e prima età moderna” in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 294-297it_IT
dc.titleAIPH 59 – Public Historians ante litteram: la lettura della contemporaneità tra tardo Medioevo e prima età modernait_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorVito, Marco
dc.contributor.authorScozio, Maurizio
dc.contributor.authorSidoti, Nicolò
dc.date.issued2019
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/7389it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8509
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 294-297it_IT
dc.identifier.isbn978889441081it_IT
dc.subjectRuolo sociale dello storicoit_IT
dc.subjectEtica professionaleit_IT
dc.subjectPublic Historyit_IT
 Find Full text

Files in this item

Thumbnail

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record