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AIPH 58 – Public History, didattica della storia e formazione storica nella global age of memory
dc.date.accessioned | 2025-07-09T07:16:54Z | |
dc.date.available | 2025-07-09T07:16:54Z | |
dc.description | C. Villani, “AIPH 58 – Public History, didattica della storia e formazione storica nella global age of memory”; “Didattica della storia e Public History” (L. Cajani); “Per una didattica della memoria storica: Public History e didattica della storia a confronto” (C. Villani); “Insegnare il paesaggio storico con le smart app: Google Maps e Google Earth Pro” (S. Chiaffarata); “Puglia 14-18: tra ricerca storica e mestiere della memoria” (D. Dettole); “Un ebook sul Risorgimento. Riflessioni sulla PH come strategia didattica nell’insegnamento della storia” (G. Pellecchia) in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 288-293 | it_IT |
dc.description.abstract | Gli studi più recenti sulla memoria mostrano come non solo “locale” e “globale” si influenzino a vicenda nella complessiva rinegoziazione delle memorie, ma anche come il ruolo dei nuovi media sia diventato sempre più rilevante. Il digitale ha moltiplicato in modo impressionante la pratica di mettere online i propri materiali per raggiungere colleghi, studiosi, ma anche dilettanti, e per diffondere i risultati della ricerca storica ad un pubblico più ampio e tra insegnanti e studenti. La storia è coinvolta nella competizione, nello scontro e nel conflitto con altri usi pubblici e politici del passato (Nora 2011). Qual è in questo contesto il posto occupato dalla Public History e dalla didattica della storia? Qual è il loro ruolo rispetto alle memorie collettive che nascono da eventi traumatici, migrazioni, guerre, ingiustizie, processi di nation-building o, al limite, dalla vita quotidiana? O rispetto alla proliferazione di memorie di comunità, miti familiari, alle narrazioni storiche prodotte da attori privati o alle politiche della memoria promosse da istituzioni pubbliche? Questo panel parte da queste domande, che incrociano il recente e stimolante dibattito sulle sinergie e sulle differenze tra Public History (PH) e didattica della storia (HD). Entrambe, PH e HD, intendono raggiungere il mondo al di fuori dell’accademia e «pongono l’accento sulla pratica della storia e allo stesso tempo fondano questa pratica sulla riflessione teorica e sulla ricerca empirica, al fine di sviluppare le strategie più efficaci per raggiungere un pubblico eterogeneo e migliorare la conoscenza e la comprensione storica» (Dean-Wojdon, 2017). È necessario trovare su una strategia comune in grado di promuovere un rapporto pubblico "ragionevole e ben ragionato" con il passato e con le identità collettive, rafforzando le competenze disciplinari fondamentali (ad esempio nella critica delle fonti) e ampliandole in modo che possono includere quelle abilità che sono cruciali per uno studioso (e cittadino) nell’età della globital memory. Questo panel si articola in due percorsi distinti ma connessi: il primo relativo alle questioni teoriche e metodologiche, partendo dal recente dibattito internazionale su questi temi e da un’analisi comparativa del rapporto tra PH e DH in diversi paesi (Cajani, Brusa, Villani), il secondo relativo alle possibili conseguenze degli interrogativi sollevati in relazione a pratiche didattiche e divulgative specifiche (Chiaffarta, Dettole, Pellecchia). Al centro della riflessione sarà il rapporto tra divulgazione, didattica e formazione storica nel tempo della memoria e della proliferazione di usi/abusi pubblici della storia. | it_IT |
dc.language.iso | it | it_IT |
dc.rights | CC BY-ND 4.0 | it_IT |
dc.relation.ispartofjournal | Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History. Pisa, 11-15 giugno 2018 | it_IT |
dc.identifier.citation | Claudia Villani, “AIPH 58 – Public History, didattica della storia e formazione storica nella global age of memory” in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 288-293 | it_IT |
dc.title | AIPH 58 – Public History, didattica della storia e formazione storica nella global age of memory | it_IT |
dc.source | UniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneo | it_IT |
dc.contributor.author | Villani, Claudia | |
dc.contributor.author | Cajani, Luigi | |
dc.contributor.author | Chiaffarata, Sergio | |
dc.contributor.author | Dettole, Doriana | |
dc.contributor.author | Pellecchia, Gaetano | |
dc.date.issued | 2019 | |
dc.identifier.uri | https://aiph.hypotheses.org/7389 | it_IT |
dc.identifier.uri | http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8510 | |
dc.publisher | AIPH - Associazione Italiana di Public History | it_IT |
dc.type | Other | it_IT |
dc.format.extent | P. 288-293 | it_IT |
dc.identifier.isbn | 978889441081 | it_IT |
dc.subject | Digital Public History | it_IT |
dc.subject | Digital media, Internet e la scrittura collaborativa della storia | it_IT |
dc.subject | Scuole | it_IT |
dc.subject | Insegnanti e Public History | it_IT |
dc.subject | Narrazioni | it_IT |
dc.subject | Videogiochi | it_IT |