AIPH 40 – Fare Public History nei luoghi delle stragi naziste
Data
2019Autore
Pezzino, Paolo
Monicelli, Elena
Tincani, Roberto
Ziruolo, Luciana
Caponera, Simone
Tonini, Simone
Metadata
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Negli ultimi vent’anni, le stragi naziste e fasciste in Italia durante la seconda guerra
mondiale sono state al centro della ricerca storica. Dopo i pionieristici lavori di Paolo
Pezzino, Giovanni Contini, Leonardo Paggi, è emersa una nuova stagione di studi (e una
nuova generazione di studiosi) che hanno attentamente scandagliato queste vicende, a
partire dalla Toscana e dall’Emilia e poi su tutto il territorio nazionale. Culmine di questo
intenso lavoro è stato l’Atlante realizzato da ANPI e Istituto Nazionale Ferruccio Parri, in
collaborazione con il Governo tedesco, online dal 2015 (cfr. www.straginazifasciste.it).
Ma questo tema non ha solo una rilevanza scientifica, bensì anche un forte valore
politico e uno spazio significativo nell’opinione pubblica nazionale, ulteriormente
sollecitata dalla riapertura di diversi processi penali dopo il 1996. Le stragi hanno inoltre
una forte localizzazione sul territorio, e in molti casi tra le conseguenze più pesanti degli
eccidi, oltre ai danni materiali, va registrato il lascito in termini di memorie divise o
comunque difficili.
C’è poi il rischio di chiudere la memoria comunitaria in confini geografici e simbolici
angusti, perseguendo fini strettamente identitari, ma perdendo la dimensione complessiva
degli eventi storici e anche la portata sovralocale dei valori in gioco. Per questo è molto
importante il lavoro di ricerca, didattica e divulgazione svolto dai luoghi di memoria
strutturati, in collaborazione, non sempre facile, con gli enti locali, le associazioni
reducistiche, quelle dei familiari delle vittime. La rete Paesaggi della memoria, nata formalmente nel 2017, si propone tra le altre cose
di far conoscere e dialogare tra loro i diversi luoghi, per affrontare insieme i problemi
comuni, condividere le buone pratiche, esercitare economie di scala e azioni di
sensibilizzazione congiunte. Con questo panel, intendiamo indagare alcuni dei principali
nodi della Public History nei luoghi segnati dalle stragi del 1943-1945, incrociando alcuni
dei casi più rilevanti e mettendo a confronto operatori ed esperti.