Mostra i principali dati dell'item

dc.date.accessioned2025-07-10T09:00:20Z
dc.date.available2025-07-10T09:00:20Z
dc.descriptionS. Vitali, “AIPH 38 – Community Archives, carte invisibili ed esperienze di Public History”; “Il Centro di documentazione Cassero LGBT Center di Bologna: salvaguardia e divulgazione della memoria collettiva delle persone LGBTQ” (S. De Giovanni); “Il Centro di documentazione Maurice GLBTQ a Torino: documentare per chi?” (F. Ortolano); “Archivio delle donne in Piemonte: comunità, rete, pubblico. Alcune sfide del presente” (E. Petricola); “Storie negate e carte emerse: il caso dei rom e quello delle persone omosessuali” (C. Magistro, C. Ottaviano); in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 195-200it_IT
dc.description.abstractLe memorie di comunità impegnate in percorsi di emancipazione per emergere dal silenzio e per rivendicare un ruolo di pieno diritto nella società, a partire spesso dalla storia personale di quanti ne fanno parte, in alcuni contesti si traducono in fonti raccolte in community archives, ovvero archivi nati “dal basso”, frutto dell’intreccio di soggettività e intenzionalità. Se la spontaneità che caratterizza questi archivi implica anche rischi, facili da intuire, rispetto alla stabilità della conservazione, quale ruolo essi assumono nella comunità di cui sono espressione? In altre parole, i centri di documentazione e gli archivi diventano parte attiva nella crescita della comunità o segnano piuttosto la cesura tra “accademici” e attivisti? In quale modo questi archivi sono usati per indagare il passato e comunicare i risultati dell’indagine all’interno e/o all’esterno delle comunità? Su questi temi riflettono Archivio delle donne del Piemonte, il Centro di Documentazione Cassero LGBT Center Bologna, Maurice GLBTQ Torino. La presenza o meno di comunità impegnate nell’acquisizione di visibilità, oltre che di diritti, ha delle ricadute significative anche rispetto al mondo degli archivi “istituzionali”. Infatti, pur essendo in molti casi presente documentazione rilevante per ricostruire storie di minoranze represse o emarginate, quelle carte sono come “invisibili”, mai emerse, perché mai ricercate né tanto meno studiate. Quest’ultimo tema è affrontato nella quarta relazione a partire da casi concreti, con un riferimento più specifico alla storia dei popoli Rom e Sinti e alla documentazione relativa al confino delle persone omosessuali durante il fascismo, con connesse esperienze di valorizzazione attraverso pratiche di Public History.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY-ND 4.0it_IT
dc.relation.ispartofjournalMetti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History. Pisa, 11-15 giugno 2018it_IT
dc.identifier.citationStefano Vitali, “AIPH 38 – Community Archives, carte invisibili ed esperienze di Public History” in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 195-200it_IT
dc.titleAIPH 38 – Community Archives, carte invisibili ed esperienze di Public Historyit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.contributor.authorVitali, Stefano
dc.contributor.authorDe Giovanni, Sara
dc.contributor.authorOrtolano, Francesca
dc.contributor.authorPetricola, Elena
dc.contributor.authorMagistro, Cristoforo
dc.contributor.authorOttaviano, Chiara
dc.date.issued2019
dc.identifier.urihttps://aiph.hypotheses.org/7389it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8534
dc.publisherAIPH - Associazione Italiana di Public Historyit_IT
dc.typeOtherit_IT
dc.format.extentP. 195-200it_IT
dc.identifier.isbn978889441081it_IT
dc.subjectStoria orale e memorie di comunitàit_IT
dc.subjectDocumentazioni materiali e strutture di comunicazione diffusait_IT
dc.subjectDigital Public Historyit_IT
 Find Full text

Files in questo item

Thumbnail

Questo item appare nelle seguenti collezioni

Mostra i principali dati dell'item